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Prima dilaga e poi soffre: Milano vince e spera nei play-in

10 mesi fa 9
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Quaranta secondi, gli ultimi infernali quaranta secondi di quaranta minuti vibranti. Sono i quaranta secondi nei quali Milano si gioca destino e futuro. Shields infila la retina del vantaggio, Mirotic prende rimbalzo sul ferro dell’inarrestabile Wilbekin e subisce fallo. Glaciale dalla lunetta, sembra sigillare il successo e invece Biberovic rende palpitanti gli ultimi otto secondi. Avanti di uno e palla in mano, l’Olimpia perde il pallone che potrebbe uccidere i sogni eppure mezzo secondo dopo lo riconquista, congelandolo nelle mani di Napier che slalomeggia mentre i diecimila del Forum esultano. Tripudio Milano, che si rimette in corsa: dopo la splendida prova a Monaco supera di misura (77-76) un’altra grande (il Fenerbahce, battuto come due volte il Barcellona e una volta il Real) e adesso vede i play-in di Eurolega a portata di mano. A quota 14 vittorie, entra nel plotone composto da Partizan, Valencia ed Efes: in quattro, a tre partite dalla fine, sembrano giocarsi l’ultimo posto utile per la qualificazione al preliminare dei playoff, pur se il Baskonia (avanti di due vittorie) sarebbe ancora alla portata. Per completare l’impresa che due settimane fa pareva ormai impossibile, l’Olimpia però non deve fare più calcoli, non ragionare nemmeno sulla differenza negli scontri diretti (è in vantaggio con Efes e Valencia, sotto col Partizan), ma solo provare a infilare un tris di vittorie: la prossima settimana a Kaunas con lo Zalgiris di Trincheri, poi il derby italiano al Forum con la Virtus e infine la chiusura sul neutro di Belgrado con il Maccabi.

Bella, anzi bellissima e straripante nei primi 18’ coi turchi, trascinata da Melli (17 punti e 3 rimbalzi), guidata dal solito Shields (15) che si accende dopo l’intervallo, sostenuta da un rinato Poytress (9 punti e 6 rimbalzi), e da un Tonut chirurgico nel momento topico (due triple di fila nell’ultimo quarto), Milano ala fine vince soffrendo e trattenendo il fiato perché nella ripresa il Fenerbahce rientra in partita guidato da Wilbekin e Hayes-Davis. Sofferenze e patimenti alle spalle, il futuro davanti: tre partite per cambiare giudizi e speranze.

Scintillante e letale, Milano azzanna subito alla giugulare i turchi, una marea biancorossa travolge il Fenerbahce che resta senza fiato dalla palla a due. È capitan Melli a suonare la carica, sono le sue triple e quelle di Mirotic a mandare in estasi il Forum. Dopo 5’ il tabellone dice 17-8, al 7’ il vantaggio arriva in doppia cifra (11) e la percentuale da tre dell’Olimpia è fissa al 70%. Jasikevicius è furente in panchina mentre Messina applaude e incoraggia i suoi. Anche con i primi cambi, lo spartito non cambia. Come sempre, è dalla difesa dura e decisa che nasce il vantaggio casalingo. Il primo parziale chiuso da una Milano perfetta e padrona (28-18) e che in avvio di secondo periodo dilaga fino al 39-22 al 14’: alla festa si iscrivono anche Voigtmann e un rinato Poytress mentre un dominante Melli (13 punti) diventa il simbolo della riscossa milanese. I turchi si affidano a Biberovic e Wilbekin, le percentuali di Milano dall’arco si sporcano (0/7 contro il 5/8 dei primi 10’), le palle perse dell’Olimpia riaccendono i turchi e così il distacco all’intervallo si riduce (43-36).

Arrivato al -4 in avvio di terzo periodo, il Fenerbahce rivede passare come un treno Melli che con un doppio canestro risuona la carica. Wilbekin è un cecchino, e non è certo una sorpresa. Sorprendente invece l’apporto di Poytress che diventa, con Shields, l’alfiere del nuovo allungo milanese, mentre Napier continua a stare lontano dal match. Canestri, rimbalzi e stoppate dell’americano, volate e penetrazioni del danese: è così che Milano torna avanti in doppia cifra (59-46) pur se Motley e Wilbekin conducono i turchi al -8 sulla sirena del trentesimo minuto.

Gli ultimi dieci minuti si accendono coi cinque punti di fila di Motley che riportano il Fenerbahce a -3 in un minuto e spiccioli. Freddo Tonut che rompe il personale digiuno infilando dall’arco due triple di platino che tengono avanti Milano (65-59) al 34’. Wilbekin non sbaglia più nulla (cinque triple di fila), fortuna di Messina che Napier scelga il momento più delicato per sbloccarsi infilando una tripla da distanza siderale. La difesa dei turchi si fa aggressiva, Milano non fa più girare il pallone, non trova scarichi e finisce impalata. E finisce per la prima volta sotto a tre minuti e mezzo dalla fine quando Wilbekin infila la sua ennesima prodezza (68-69). A 78 secondi dalla fine il tabellone dice 73 pari perché Mirotic infila la tripla del pareggio. Secondi palpitanti. Shields regala il vantaggio (75-73), Wilbekin tira sul ferro, Mirotic prende rimbalzo e fallo a 15 secondi dalla fine. Un altro fallo sulla rimessa manda il fuoriclasse montenegrino sulla lunetta. Glaciale, con i diecimila del Forum che trattengono il respiro, segna i punti del +4 che però non chiudono la sfida. In equilibrio precario, Biberovic infila una tripla a 8 secondi dalla fine (77-76) però Milano non si lascia travolgere dalla paura e chiude col sorriso. Sì, i play-in adesso non sono più un’utopia.

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