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Prof picchiata da un liceale, gli altri 'torni da noi'

9 ore fa 1
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 "Siamo con lei", "La scuola non è la stessa senza di lei", "Spero che un giorno possa ritrovare l'amore per la sua passione: l'insegnamento. Speriamo di rivederla", "E' in un momento come questo che speriamo possa sentire l'affetto di tutti gli studenti che ha seguito in questi anni" sono alcune delle frasi con cui gli studenti del liceo Parini di Seregno, in provincia di Monza, hanno scritto sui cartelli che hanno appeso a scuola per dimostrare la loro vicinanza a una professoressa che mercoledì scorso è stata aggredita da un alunno e non è più tornata al lavoro.


    L'insegnante era sola in classe con il ragazzo, che le avrebbe dato un pugno e uno schiaffo. Quando altri studenti sono entrati, l'hanno trovata sanguinante e sotto choc e hanno chiesto aiuto ai docenti. Uno di loro l'ha accompagnata al pronto soccorso.
    Il ragazzo, che non aveva insegnanti di sostegno ma apparentemente qualche "fragilità psicologica" è arrivato quest'anno nel liceo, che conta 1.250 studenti suddivisi in 55 classi e tre indirizzi: linguistico, scienze umane e Economico Sociale. Non aveva socializzato ma nemmeno avuto atteggiamenti violenti fino al 15 gennaio.
    "Sono spiacente di comunicare che mercoledì 15 gennaio, al termine delle lezioni, una professoressa è stata aggredita da un suo alunno" ha scritto alcuni giorni dopo a studenti e insegnanti il dirigente scolastico Gianni Tiezzi, come riportato da Il Giorno. "Sabato 18, al termine di un colloquio, i genitori del ragazzo hanno ritirato il figlio dalla frequenza scolastica" ha aggiunto raccomandando "la riservatezza soprattutto sui social" sulla questione "considerata la delicatezza del caso".


    A scuola non si è tenuta e non si terrà un'assemblea d'istituto. E' invece convocato per domani un consiglio di classe, della classe che frequentava il ragazzo, "durante il quale i docenti potranno confrontarsi sull'accaduto e su come affrontare la sua rielaborazione, per tutti".
    Resta il fatto che la docente, molto stimata, non è più tornata a scuola. E i ragazzi hanno deciso di appendere messaggi di sostegno per invitarla a ricominciare ad insegnare.
    La sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti, che ha apprezzato il gesto degli studenti, ha spiegato che "la docente ora è a casa, ma dallo spavento non ha ancora recuperato la voce ed i colleghi dicono che voglia smettere di insegnare" per questo "sono pronta - ha aggiunto in una nota - ad incontrarla, se lo vorrà, perché non deve abbandonare l'insegnamento per una brutta esperienza, che sapremo superare presto". 
   

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