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«Pronto? Avrei bisogno di un esorcista», a Como il primo call center di una diocesi contro Lucifero e le possessioni

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La voce impersonale e metallica del risponditore automatico dall'altro capo del telefono, dopo avere educatamente salutato, informa l'interlocutore che se si desidera «consultare un ausiliare dell'esorcista» si deve lasciare in segreteria il proprio nome, cognome specificando anche il paese e «un operatore richiamerà dopo 48 ore». Il messaggio si completa con la rassicurazione che i dati personali saranno trattati nel rispetto della legge in vigore sulla privacy. Lungi dal sembrare uno scherzo o una buffonata è stato attivato un numero dedicato a chi ha bisogno di un consulto per scacciare il demonio. Vade retro Satana.

L'iniziativa, la prima del genere sul territorio nazionale, è venuta al vescovo di Como, il cardinale Oscar Cantoni che ha autorizzato un serio gruppo diocesano che da tempo si occupa della presenza del maligno a prendersi in carico del settore esorcismi. Non si sa ancora bene se la provincia comasca  sia particolarmente infestata di presenze oscure, tuttavia il servizio ha fatto il suo esordio proprio in questi giorni con un comunicato ufficiale ospitato sulla prima pagina del sito diocesano accanto ad una serie di notizie utili alla comunità, come per esempio l'orario delle funzioni, l'arrivo del nuovo vicario episcopale per la vita consacrata presentato a Como lo scorso primo febbraio con una grande cerimonia nella cattedrale dal cardinale, oppure il resoconto delle omelie di Cantoni sui religiosi, sulla famiglia, su san Francesco di Sales.

La carrellata dei momenti topici diocesani si completa con l'attivazione del call center per gli esorcismi con allegato il numero di telefono.

Al termine della presentazione registrata scatta subito il bip della segreteria e chi ha davvero bisogno dell'esorcista può lasciare tutte le indicazioni del caso con la certezza che verrà richiamato a breve, al massimo c'è da aspettare paio di giorni. Incaricata di sbrogliare tutte le pratiche del caso è l’Équipe San Michele, un gruppo di sacerdoti che dal 2012 coadiuva gli esorcisti nel loro ministero. «Si tratta - viene sottolineato - di un servizio finalizzato a esortare i fedeli a intensificare la vita cristiana (preghiera, vita sacramentale, servizio a favore della comunità) e a discernere quei segni che potrebbero rivelare l’eventuale necessità dell’intervento di un esorcista».

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Uno dei più grandi esorcisti degli ultimi tempi scomparso nel 2016, padre Gabriele Amorth, ha lasciato ha lasciato in eredità ai sacerdoti che si preparano a neutralizzare le possessioni diaboliche un manuale di pronto intervento che contiene una serie di accorgimenti spiccioli per capire se si tratta di una persona con banali problemi psichiatrici oppure se si tratta davvero del Maligno. Secondo Amorth, si legge nel vademecum dal titolo "Linee guida per il ministero dell'esorcismo - alla luce del rituale vigente", a cura dell'Aie, l'Associazione internazionale esorcisti (edizioni Messaggero di Padova) bisogna fare attenzione a i segni, per esempio la pupilla dilatata eccessivamente che non si chiude se si punta una luce diretta; l’arrossamento della sclera dell’occhio, come per una congiuntivite; la voce che diventa roca e baritonale (anche se è una ragazza a parlare); l’allungamento del volto; una forza straordinaria, erculea, il rifiuto violento di immagini sacre; l’uso di lingue sconosciute; la conoscenza di cose occulte.


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In ogni caso si tratta di episodi piuttosto rari. Papa Francesco fa spesso riferimento nelle sue catechesi al demonio invitando i cristiani a non scendere mai a patti, a non dialogare, né negoziare. Ne ha parlato in tante omelie, discorsi, interventi a braccio e certamente la predicazione dell'attuale pontefice, rispetto ai suoi predecessori, è assai più insistente sul ruolo del male nella società. Non si tratta, ovviamente, del diavoletto col forcone vestito di rosso, ma della forza del misterium iniquitatis che si insinua ovunque, sotto le pieghe della storia, persino nella Chiesa. Va da se che per Papa Bergoglio costituisce la radice di tanti problemi: divisioni, liti, scismi, comportamenti sbagliati, corruzione, visioni distorte della realtà. 

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