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Il presidente russo Vladimir Putin è «pronto» a parlare al telefono con Donald Trump e attende una risposta da Washington. Questa è la linea del Cremlino. Il portavoce del governo Dmitry Peskov ha dato l'annuncio il 24 gennaio, dopo che il nuovo presidente degli Stati Uniti ha dichiarato (giovedì scorso) di voler incontrare presto Putin per discutere della «fine della guerra Russia-Ucraina», secondo quanto riporta la Reuters.
Putin e Trump, lo scenario
Entrambe le parti hanno ripetutamente affermato di essere pronte a parlare e ad avviare negoziati di pace, in attesa di segnali concreti. Lo scenario sarebbe questo: siccome il Cremlino ha fatto sapere di “aspettare segnali” da Washington, la palla sarebbe dunque nelle mani di Trump: spetta a lui avviare le misure per allentare la guerra.
Sulla telefonata in vista, Peskov ha detto che «Putin è pronto. Stiamo aspettando segnali (da Washington). Tutti sono pronti. È difficile leggere i fondi di caffè qui. Non appena c'è qualcosa, se c'è qualcosa, vi informeremo». Il portavoce russo garantisce che la guerra con l'Ucraina non dipende dal prezzo mondiale del petrolio e che è iniziata a causa di una «minaccia alla sicurezza della Russia», secondo un post su Telegram del quotidiano Novaya Gazeta Europe. La dichiarazione del Cremlino sul petrolio si riferisce ai commenti di Trump all'incontro annuale del World Economic Forum a Davos, in Svizzera, il 23 gennaio, in cui ha invitato l'Arabia Saudita e l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) ad aumentare la produzione di petrolio per ridurne il prezzo. «Devi abbassare il prezzo del petrolio, questo metterà fine a quella guerra. Potresti porre fine a quella guerra», il succo del discorso.
Questa dichiarazione è arrivata dopo che il presidente americano ha minacciato di imporre sanzioni e tariffe alla Russia, prendendo di mira il commercio di petrolio, se Putin non avesse posto fine alla guerra con l’Ucraina. Trump ha parlato anche della denuclearizzazione della Russia durante l'incontro in Svizzera, e Peskov ha replicato: «C'è qualcosa di cui parlare, dobbiamo parlare. Per molti aspetti abbiamo perso tempo. Abbiamo già parlato di questo interesse, quindi la palla è nelle nostre mani». Subito dopo l’insediamento di Trump, Putin ha affermato di essere disposto ad avviare negoziati di pace con la nuova amministrazione se queste «elimineranno le cause profonde» della guerra.
In un post su X, Tymofiy Mylovanov, presidente della Kyiv School of Economics, ha scritto: «Trump sembra essersi innamorato dell'Ucraina: cooperare con i sauditi per abbassare i prezzi del petrolio e colpire la Russia, spingendo Xi a spingere Putin, dice Zelensky pronto a negoziare mentre Putin resiste, i paesi della Nato passano al 5% di spesa per la difesa e (ahi!) i risultati elettorali di Putin sono francamente assurdi».
A proposito del disarmo nucleare, Ben Aris, ex reporter esperto di mondo russo, ha scritto su X: «Mi sembra che Putin stia segnalando a Trump che è disposto a fare un accordo. Peskov dice che il Cremlino è aperto a riavviare gli accordi sul controllo missilistico. Ricordate che la prima cosa che Biden ha fatto nel 2021 nella prima settimana, è stato il rinnovo dell’accordo missilistico Start III: il primo accordo sulle armi dell’era della Guerra Fredda ad essere rinnovato, all’epoca era visto come una svolta, ora Putin si offre di avviare Trump presidenza nella stessa guerra...».
Non è ancora noto quando Putin e Trump parleranno e quando il nuovo presidente degli Stati Uniti chiamerà il presidente ucraino , il cui team ha anche affermato che la sua amministrazione sta lavorando per organizzare un incontro con Washington, secondo il Kyiv Independent.