"L'esercito russo ha lanciato missili e droni su Zaporizhzhia. Gli attacchi hanno preso di mira aree residenziali e infrastrutture. Al momento, una persona è stata dichiarata morta a causa di questo terrore e 26 persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino di due mesi": lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
"I nostri soccorritori sono stati feriti durante i ripetuti bombardamenti... Tutti i servizi competenti stanno lavorando sul posto, stanno facendo di tutto per aiutare il più possibile le persone", si legge inoltre nel comunicato.
"Il terrore quotidiano della Russia contro l'Ucraina merita una pressione sempre maggiore sul (Paese) terrorista. Abbiamo bisogno di più sanzioni contro la Russia, di più sistemi di difesa aerea per proteggere le nostre città e comunità e di armi per i nostri soldati al fronte. Sostenere l'Ucraina è ciò che salva le vite e che non può aspettare", conclude il capo dello Stato.
In precedenza il capo dell'amministrazione regionale, Ivan Fedorov, aveva parlato di due morti e 24 feriti.
Intanto in Ucraina si indaga su un traffico presunto di armi e munizioni, per lo più sequestrate ai militari russi, e ci sono già state oltre mille perquisizioni: lo fa sapere la polizia nazionale di Kiev.
"L'obiettivo principale è di chiudere i canali di vendita e di stoccaggio, oltre a sequestrare le armi" sottratte ai soldati russi sul campo di battaglia, nonché "munizioni ed esplosivi provenienti da traffici illegali", ha dichiarato la polizia ucraina sul suo canale Telegram.
Il comunicato afferma che i capi della banda rischiano fino a 7 anni di carcere, aggiungendo che ulteriori dettagli sull'indagine saranno resi noti in seguito. L'esercito ha anche pubblicato un video che mostra la polizia pesantemente armata che si prepara a sfondare una porta, sequestrando munizioni e denaro.
I raid sono gli ultimi sforzi delle forze dell'ordine per stroncare la vendita illegale di armi nel Paese. Nel settembre dello scorso anno, la polizia ha dichiarato di aver sventato un'operazione di contrabbando nella regione di Kiev, sequestrando armi e munizioni per un valore di 40.000 euro. Un mese prima, nella regione occidentale di Leopoli, la polizia aveva sequestrato fucili d'assalto, più di 70 pistole, decine di granate e quasi 49.000 munizioni, come riportato dai media locali.
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