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Ranieri furioso attacca Rosetti dopo Porto-Roma (1-1): «Come fa a mandare un arbitro così, Stieler non meritava saluto»

5 giorni fa 1
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Una Roma tutta grinta e concretezza pareggia al Do Dragao di Porto nei playoff di Europa League. I giallorossi vanno in vantaggio alla fine del primo tempo con Celik, pochi minuti dopo aver perso per infortunio Dybala sostituito da Baldanzi, principale protagonista nell'azione del primo gol. Nella ripresa la squadra di Ranieri sfiora il raddoppio ma poi si fa raggiungere dal gol di Franciso Moura chiudendo il match in dieci per l'espulsione di Cristante. Per la qualificazione tutto è rimandato al ritorno tra una settimana esatta all'Olimpico. 

Ranieri attacca Rosetti e l'arbitro

«Sorpresi sul gol? Si, soprattutto perchè avevamo chiesto il cambio.

Il guardalinee lo sapeva....Io credo che sia stata una partita bellissima, siamo venuti qui per vincere. Abbiamo fatto veramente bene, sono contento della prestazione dei ragazzi. La cosa che non mi sta bene e parlo con Rosetti. Tutti sanno che lei è una persona integerrima, onestissima, ma come fa a mandare ad Oporto un arbitro che in 21 partite, oggi 22, la squadra in trasferta ha fatto solo nove pareggi. Queste cose le sa? È un campo caldo, dove il pubblico soffia e lei fa questa designazione? Io non lo so perché». Questo il duro sfogo del tecnico della Roma Claudio Ranieri a Sky contro il designatore Uefa Rosetti e l'arbitro della gara, il tedesco Stieler.

Porto-Roma 1-1, le pagelle: Celik si sblocca (6,5), Ndicka attento (6,5), Cristante (4,5) che leggerezza

Lo sfogo

«Cartellini a caso? Si a tutti. A chi li prometteva e a chi li dava. Per me stava aspettando qualcosa nell’area di rigore per far vincere la partita al Porto, chiaro. I ragazzi erano nervosi per questo, non si può fare una cosa del genere. Ho percepito una predisposizione? Avevo chiesto ai miei di non protestare mai perchè lui arbitra così. L'arbitro fa il suo lavoro e lui è convinto di averlo fatto bene. Otto ammoniti per noi e una espulsione. Qualcuna c’è stata ma poi c’è stato anche altro. Non si può irretire gli avversari in questa maniera”. Rientrando nello spogliatoio la Roma si era innervosita e il tecnico è andato dai giocatori. “Ho mandato via i giocatori. Non volevo che lo andassero a salutare. Non lo meritava dopo una partita così su un campo internazionale”. Mancini chiedeva rispetto in campo. «All’uscita di Pellegrini Mancini era il capitano e poteva parlare. Cosa fatta, capo A», ha aggiunto Ranieri.

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