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A differenza di Baroni, Claudio Ranieri il riscaldamento della sua squadra non lo ha seguito da vicino. Vecchia volpe, magari è anche un rito scaramantico. O magari non lo è. Rimane un fatto: la Roma vince la stracittadina, rende la classifica meno preoccupante, e può sicuramente dare slancio per il futuro. E' stata la notte di Lorenzo Pellegrini: una notte che potrebbe cambiare la sua stagione. L'ultimo a uscire dal campo: si è preso ogni abbraccio di ogni tifoso. Probabilmente gli mancava troppo un momento del genere. E chissà, anche il mercato potrebbe cambiare visto che si è parlato di un addio imminente. Ma un derby può cambiare la vita.
La mossa
Pellegrini dall'inizio è stata la mossa vincente di Ranieri. Baroni probabilmente non se l'aspettava, magari aveva impostato la gara con Pisilli in mezzo. Sir Claudio ha scombinato i piani, e ha vinto: cinque su cinque, nessuno come lui da queste parti. «Siamo partiti cercando di attaccare e fare il nostro gioco. Le due occasioni i ragazzi le hanno sruttare. Con Lorenzo parlo spesso, poco ma spesso. Ieri ho capito che aveva una voglia matta di giocare». Su Saelemaekers: «Lo vedo più alto a sinistra. Ma ha disponibilità e corsa. Sono contento della sua partita». «I derby vinti? Non c'è nessun segreto. Non mi posso prendere meriti, senza giocatori non vai da nessuna parte. L'allenatore deve sapere equilibrare la propria squadra. Adesso sono tutti MasterChef, ma senza materia prima non vai da nessuna parte». «Non so dove possiamo arrivare, siamo alla prima fase. Abbiamo sofferto tanto nel girone d'andata, adesso si stanno ritrovando. Tutti mi mettono in difficoltà, ma so di poter contare su tutti. Dobbiamo continuare a fare queste prestazioni».
Le parole di Koné
«Mi piacerebbe Ranieri rimanesse l'anno prossimo - ha detto invece Koné - è un grande allenatore. L'esultanza con la bandierina? Un'abitudine che mi porto dietro da quando giocavo con Thuram». Con Guendouzi c'è stata qualche scaramuccia durante la partita: «Siamo amici fuori dal campo, quello che succede in campo rimane lì. Volevamo entrambi vincere.
Sono sicuro che ci scambieremo un messaggio». «La partita l'abbiamo preparata in questo modo - ha confermato - lavorando forte e anche sulle palle inattive».