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“Mi fa sempre sorridere il fatto che una mia condanna in sede civile, in primo grado, diventi una notiziona”. Oggi, giovedì 8 maggio 2025, la giornalista Selvaggia Lucarelli commenta così la grande eco mediatica che sta avendo la sentenza con cui, il 2 maggio, il tribunale di Torino ha condannato lei, Marco Travaglio, Peter Gomez e Società Editoriale Il Fatto per diffamazione nei confronti dello psicoterapeuta pinerolese Claudio Foti, noto alle cronache per il suo coinvolgimento nel caso Bibbiano.
Le parole di Lucarelli
Commenta la giornalista, su Instagram: “Io e il mio giornale faremo appello. Il giudice ha ritenuto legittimo il fatto che sostenga l’esistenza di un metodo Foti nonché la verità contenuta in molti miei articoli fortemente critici nei confronti dello psicologo e da lui contestati. Questo è un fatto importante”.
Aggiunge: “Resto convinta di tutto ciò che ho scritto e nessuna sentenza mi farà mai cambiare idea su Foti”.
Il ricorso
Lucarelli anticipa che presenterà ricorso in appello contro la sentenza di primo grado, come ha già fatto per la condanna dei mesi scorsi relativa ad alcuni articoli sempre su Foti pubblicati sul quotidiano Domani. Al centro del processo terminato il 2 maggio c’è una serie di articoli pubblicati su Il Fatto Quotidiano, ritenuti diffamatori dalla giudice Paola Gemelli. Per questo, ai direttori del Fatto Marco Travaglio e Peter Gomez, oltre all’editore Società Editoriale Il Fatto, la giornalista deve risarcire Foti di 65.000 euro. Solo a Lucarelli, poi, spetta pagare altri 15.000 euro allo psicologo come “riparazione pecuniaria”.
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