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Roma. «Dammi i soldi o ti lego»: preso il rapinatore seriale delle escort ucraine a Prati e all'Esquilino

6 mesi fa 4
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Aveva un permesso di soggiorno per motivi di protezione speciale, in scadenza nel gennaio del 2025 e rinnovato per via delle condizioni di guerra del suo Paese d'origine, l'Ucraina. Ma Dmytro Samonov, 41 anni, una sfilza di precedenti di polizia alle spalle, sbarcava il lunario a Roma rapinando le escort di Prati e dell'Esquilino. Le contattava telefonicamente agganciandole tramite gli annunci pubblicati sul sito Escort forum e per rendersi credibile ai loro occhi si presentava come l'insospettabile «dottor Giovanni». Poi piombava nei loro appartamenti (con due complici, nei confronti dei quali, tuttavia, il gip Paola Della Monica non ha proceduto alla convalida dell'arresto) e forte del suo fisico imponente alto 1,90 metri e muscoloso, con la violenza le immobilizzava per poi rapinarle degli incassi. Ormai era il terrore delle giovani escort ucraine. Le prendeva per il collo e le sbatteva sul letto: «Dacci i soldi o ti ammazzo», «se ti muovi sei morta», «stai ferma e in silenzio», «smetti di lottare e dicci dove nascondi il denaro» le minacce.

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In un caso, una ragazza è riuscita a chiudersi in camera nel suo appartamento di via Ottaviano e a chiamare le forze dell'ordine, dopodiché Dmytro e i suoi complici, altri connazionali, sono scappati. In un altro è stata bloccata con delle fascette di plastica al letto. Tre le donne che hanno denunciato le aggressioni finite in rapina. Ingenti i bottini: migliaia di euro in contanti, gioielli, diamanti e borse griffate e anche un Iphone che la proprietaria è riuscita a rintracciare fino in un ufficio di via delle Idrovore della Magliana. I Falchi della Squadra mobile sono arrivati ai tre ucraini dai riscontri sui tabulati telefonici. I colpi (non si esclude che ne abbiano commessi altri) si sono susseguiti tra i mesi di luglio e agosto scorsi. A incastrare Samonov il vistoso tatuaggio tribale che si estende per tutto il suo braccio sinistro fino al collo. Inequivocabili alcune immagini postate sul profilo Facebook della madre, sposata con un italiano. Pericolosa l'indole del 41enne secondo gli inquirenti. In passato era stato sorpreso alla guida senza patente (ma con un coltello nel veicolo) e denunciato per avere picchiato l'ex suocera.

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