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Il sorteggio della UEFA Europa League ha stabilito che la Roma affronterà il Porto negli spareggi per l’accesso agli ottavi di finale. I giallorossi, quindicesimi nella graduatoria complessiva, potevano incontrare il Ferencváros o la squadra portoghese, e il verdetto delle urne ha assegnato loro i Dragoes. Sebbene il Porto non sia nella sua versione più brillante degli ultimi anni, la sfida rimane insidiosa e richiederà massima attenzione.
Il Porto ha chiuso la fase a gironi con 13 reti segnate e 11 subite, collezionando tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Durante il percorso, la squadra lusitana ha affrontato anche la Lazio, uscendo sconfitta per 2-1. Questo precedente aggiunge un ulteriore elemento di interesse alla doppia sfida contro i capitolini.
I precedenti tra la Roma e le squadre portoghesi
Il Porto è stata la prima squadra portoghese affrontata nella storia della Roma. Il confronto risale alla stagione 1981-82 in Coppa delle Coppe, quando i giallorossi vennero eliminati dopo una sconfitta per 2-0 all’andata e uno 0-0 al ritorno. Complessivamente, la Roma ha affrontato quattro squadre lusitane – Porto, Benfica, Sporting Lisbona e Vitoria Setubal – in un totale di 14 incontri, con un bilancio di cinque vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte. Tuttavia, contro il Porto il bilancio è meno favorevole: in quattro confronti, la Roma non ha mai vinto, ottenendo due pareggi e due sconfitte, che hanno sempre portato all’eliminazione dalla competizione.
Il Porto oggi: una squadra in fase di rinnovamento
Il Porto sta attraversando una fase di transizione. Dopo cinque stagioni consecutive in Champions League, quest’anno la squadra ha dovuto accontentarsi dell’Europa League. Il titolo nazionale manca dalla stagione 2021-22 e la squadra ha vissuto un avvicendamento in panchina. Dopo l’addio di Sérgio Conceição, approdato al Milan, il club aveva affidato la guida tecnica a Vítor Bruno, ma la scelta non ha dato i risultati sperati. In settimana, la società ha optato per un nuovo cambio, affidando la squadra all’argentino Martín Anselmi, reduce da un’esperienza con l’Independiente del Valle.
Attualmente, in campionato il Porto condivide la seconda posizione con il Benfica, a cinque punti di distanza dallo Sporting Lisbona. La rosa è caratterizzata da un’età media relativamente bassa (25,2 anni) e da elementi di talento, sebbene manchi una leadership consolidata. Tra i giocatori più rappresentativi spicca l’attaccante Samu Agheowa Omorodion, classe 2004, arrivato in prestito dall’Atlético Madrid. In attacco, il Porto può contare anche su Pepe, Gonçalo Borges e Fábio Vieira, mentre a centrocampo la regia è affidata a Varela. La difesa presenta alcune conoscenze del calcio italiano, come Nehuén Pérez, ex Udinese, e Tiago Djaló, ex Juventus. Tra i pali, la sicurezza è rappresentata da Diogo Costa, titolare anche nella nazionale portoghese.