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I recenti spogli in Romania hanno visto una serie di eventi significativi e decisioni controverse.
Le elezioni parlamentari si sono tenute il 1° dicembre 2024, registrando la più alta affluenza degli ultimi vent’anni (52,34%). I risultati principali sono stati:
1. Il Partito Socialdemocratico (PSD) ha vinto con il 22,4% dei voti.
2. Il partito del candidato Georgescu, vincente, ha ottenuto complessivamente oltre il 30% dei voti, triplicando il risultato del 2020.
3. L’Alleanza per l’Unità dei Romeni (AUR), partito di estrema destra, è arrivata seconda con il 18,3%.
4. Il Partito Nazionale Liberale (PNL) ha ottenuto il 14,28%.
5. L’Unione Salvate la Romania (USR) ha ricevuto il 12,26%.
Il primo turno delle elezioni presidenziali si è tenuto il 24 novembre 2024.
Il candidato indipendente Călin Georgescu ha vinto il primo turno con il 22% dei voti. Elena Lasconi dell’USR si è qualificata al secondo posto con il 19,2%. Il 6 dicembre 2024, la Corte Costituzionale ha annullato il primo turno delle elezioni presidenziali. L’annullamento è avvenuto a seguito della desecretazione di documenti che suggerivano possibili ingerenze straniere, in particolare dalla Russia, nella campagna elettorale di Georgescu su TikTok. E’ controversa la decisione della Corte costituzionale romena di non riconoscere il risultato elettorale, visto che i migliori risultati della campagna social di Georgescu, così messa sul banco degli imputati, non avrebbe nulla di illegale.
E’ quanto evidenzia l’europarlamentare Inselvini nella scorsa plenaria di Bruxelles:
“La volontà popolare è accettata sempre qui dentro o solo quando i risultati garbano alla sinistra e alle élite? Domanda spontanea dopo la decisione della Corte romena, a maggior ragione dopo le tante reazioni che ne sono conseguite da chi vorrebbe utilizzare questi metodi anche in altri Paesi, portando la censura in tutta Europa. Quello che è accaduto è preoccupante. Le elezioni presidenziali annullate per le presunte ingerenze attraverso TikTok rappresentano un precedente pericoloso per tutta l’Europa e per il nostro diritto alla libertà di espressione. E a confermarlo, a dirlo, è la stessa candidata Lasconi, che parla di una decisione illegale, immorale e che schiaccia l’essenza stessa della democrazia, sostenendo che si sarebbe dovuto andare avanti perché, piaccia o meno, milioni di cittadini hanno espresso il loro voto liberamente. Spero dunque che tutti qui dentro siate d’accordo con me nell’accettare il voto dei cittadini e soprattutto nell’avere fiducia nella loro capacità di discernimento.
Le elezioni non possono andare bene quindi solo quando vince la sinistra, altrimenti, parafrasando Orwell, vorrebbe dire che qualcuno pensa che le elezioni sono uguali per tutti, sì, ma per qualcuno sono più uguali che per gli altri”.