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di Alessandro Strabioli
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Pochi accordi sono avvolti da un alone di segretezza come quelli intergovernativi sulle armi, soprattutto quando una delle parti è oramai considerato un paria globale con cui è bene non avere a che fare. Ma una recente fuga di notizie di e-mail e documenti esclusivi ha offerto al mondo uno sguardo inedito su una transazione che doveva rimanere occulta. L’Arabia Saudita avrebbe sottoscritto un contratto con la Russia, accettando di pagare oltre 2 miliardi di euro per l’acquisto di armi da aziende di Mosca sottoposte a sanzioni internazionali. L’accordo, firmato nell’aprile del 2021, riguarda il sistema di difesa aerea Pantsir-S1M, destinato a rafforzare la capacità militare saudita. Nonostante le dure misure punitive imposte da Unione Europea, Stati Uniti e altri paesi dopo l’invasione dell’Ucraina, l’intesa ha avuto seguito anche nel 2023, con la consegna di alcune attrezzature. E, come riporta il sito investigativo Organized Crime and Corruption Reporting Project, il contratto stipulato tra Putin e Bin Salman si estenderebbe fino al 2026.