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Sanremo, dai sorrisi di Bianca Balti ai bimbi prodigio: il meglio e il peggio della seconda serata

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È un inno alla felicità. Un invito a sorridere, a ridere (anche grazie alle battute di Nino Frassica). Un inno alla vita racchiuso in scampoli di immagini. Bianca Balti che scherza con Conti e celebra la vita. Piume, luccichii, scollature, per godersi la gioia infinita di affiancare Carlo Conti sul palco come co-conduttrice. Poi ci sono i volti dei piccoli Vittorio e Alessandro. Il primo sale sul palco con lo zio Alessandro Borghi per «rappresentare il passaggio da uno stato di sonnolenza a quello della ricerca della felicità delle nuove generazioni». Un incarico non da poco, sulle note di Felicità di Lucio Dalla, che Vittorio sente così tanto da commuoversi. L’abbraccio con Alessandro risolve tutto. Un applauso lo merita anche Damiano David che omaggia uno dei più grandi cantautori italiani. E lo fa con classe. Il bianco e nero dello sfondo regala un’eleganza d’altri tempi.

Damiano David, ritorno a Sanremo: l'omaggio a Lucio Dalla commuove il piccolo Vittorio sul palco

Poi c’è Alessandro Gervasi, sei anni. È un prodigio della musica. Incanta l’Ariston con Champagne di Peppino di Capri. Durante la pandemia ha iniziato ad appassionarsi alla musica, vedendo suonare il papà, metalmeccanico con l'hobby delle note e all'età di tre anni ha ricevuto dalla madrina una tastierina giocattolo. La prima cosa che ha imparato a suonare è stato l'Inno di Mameli, che spopolava nel periodo del Covid. Ha fatto tutto da solo lasciando increduli i familiari che hanno scoperto il suo dono: l’orecchio assoluto. A maggio 2024, ha partecipato al primo concorso di esecuzione musicale internazionale nel suo paese, vincendo il primo premio nella categoria pianoforte. Ad agosto, al Festival internazionale della fisarmonica in un centro vicino, ha improvvisato un duetto con il campione del mondo, immortalato in un video diventato virale e finito all'attenzione della regista Torrini.

Damiano in bianco e nero non stecca su Dalla e i giovani sembrano l'ultima spiaggia dei talent

Nelle fotografie indelebili della seconda serata del Festival c’è anche lui. Ancora lui, sempre lui: Simone Cristicchi. La platea si commuove sulle note della sua Quando sarai piccola, le telecamere indugiano sui volti segnati dal pianto degli spettatori in platea. La sensibilità del cantautore, racchiusa in un testo che è un piccolo gioiello (e che ha pure l'endorsement del cardinale Gianfranco Ravasi), arriva a sfiorare l’anima a ogni esibizione. Anche a casa, davanti alla tv, scommettiamo che sarà una valle di lacrime.

Sanremo 2025, il meglio della seconda serata in 10 momenti

Il peggio della seconda serata del Festival

Lo spot alle Olimpiadi di Milano-Cortina con protagonista Carolina Kostner forse sarebbe stato meglio lasciarlo fare ai co-conduttori invece che a uno sportivo. Sembra infatti che all’Ariston gli olimpionici si trasformino in pesci fuori d’acqua. Non tutti hanno il carisma per tenere il palco, meglio vederli conquistare medaglie.

Tornano anche gli spot alle fiction. Stipare 29 cantanti in una sola sera ha dei vantaggi, ovvero il taglio di questi momenti promozionali.

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