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«Non esiste il Festival di Sanremo senza la Rai». Si basa su questo il ricorso che gli avvocati della società del servizio pubblico radiofonico e televisivo in Italia hanno depositato contro la sentenza con cui i giudici del Tar della Liguria avevano dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival della canzone italiana. Nonostante il termine era in scadenza i primi di marzo, in queste ore la Rai - assistita dagli avvocati Giuseppe De Vergottini, Aristide Police, Filippo Degni, Marco Petitto e Claudio Mangiafico - ha depositato il suo ricorso in Consiglio di Stato.
La sentenza del Tar della Liguria
Lo scorso dicembre il Tar della Liguria aveva pubblicato una sentenza con conseguenze significative per il settore televisivo e musicale: «È illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival.
Per il 2024-2025: fatta salva la prossima edizione, dal 2026 si dovrà procedere con una gara aperta agli operatori del settore». Un fatto, questo, che ha scatenato l'ira della società, che in queste ore ha ribattuto.
Il ricorso della Rai
La Rai, con un atto di una 50ina di pagine, ha evidenziato l'incindibilità del suo rapporto con il Festival di Sanremo. Così come una serie di eventi sportivi, culturali e artistici, anche la competizione canora più famosa d'Italia rientrerebbe infatti nelle iniziative di interesse generale, motivo per cui la sua trasmissione deve essere sempre in chiaro. Oltre a questo, come riportato da "la Repubblica", gli avvocati della Rai si sono soffermati inoltre sull'aspetto economico: da diversi anni, infatti, l’impegno finanziario del Comune si limita all’organizzatone logistica mentre in passato Sanremo contribuiva con dei fondi all’organizzazione dell’evento.
La richiesta di sospensiva della sentenza del Tar
Ma non è tutto. Il ricorso degli avvocati Rai contro la pronuncia che ha dato ragione alla società ricorrente Je e al suo presidente Sergio Cerruti contiene anche una richiesta di sospensiva della sentenza del Tar. In questo modo, il comune di Sanremo non potrà adempiere in tempo utile all’assegnazione del prossimo Festival tramite bando.
Il ricorso del Comune di Sanremo
Nel frattempo si attende il ricorso del Comune di Sanremo, assistito dagli avvocati Harald Bonura e Giuliano Fonderico. La sentenza, però, oltre ad obbligarlo a procedere con una gara gli riconosce di essere l’unico proprietario del Festival sganciandolo in un certo senso dal rapporto vincolante con la Rai.