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Scomparsa di Mara Favro: trovate tracce biologiche anche nel bagagliaio dell'auto, disposto l'esame del dna

2 mesi fa 3
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Come era scontato che fosse, nel corso dell'accertamento tecnico irripetibile disposto dal procuratore aggiunto Cesare Parodi della procura di Torino sull'auto Fiat Punto su cui viaggiò Mara Favro, la 51enne di Susa scomparsa nel nulla la notte dell'8 marzo 2024, ha dato esito positivo e delle tracce, in particolare dei capelli, sono state trovate. Sui sedili anteriori e, soprattutto, all'interno del baule. Se le prime sarebbero del tutto compatibili con il fatto che quella notte la donna fece un viaggio dalla pizzeria di Chiomonte in cui lavorava a casa, le seconde lasciano invece spazio alle ipotesi più inquietanti.

Per questa ragione lo stesso magistrato ha disposto un nuovo accertamento sul materiale repertato, ivi compreso l'esame del dna per capire se effettivamente appartenesse alla donna. Il veicolo, sotto sequestro in un deposito a Bruzolo, appartiene a un sudamericano che l'aveva prestata a Cosimo Esposito, 36enne ex collega di Mara Favro che lavorava come pizzaiolo e che, subito dopo la scomparsa, si è licenziato e si è trasferito fuori regione.

Esposito è indagato per omicidio e occultamento di cadavere insieme a Vincenzo Milione, per tutti Luca, il 45enne gestore della pizzeria che appartiene al padre. Nel corso dell'ultima puntata di 'Chi l'ha visto?' su Rai 3, i due si erano scambiati reciprocamente velate accuse e battute. Non è indagato e sembra comunque del tutto estraneo ai fatti il proprietario dell'auto, un sudamericano di cui Milione aveva detto, sempre nella stessa trasmissione, "se avessi saputo che avrebbe prestato l'auto a Cosimo gli avrei consigliato di non farlo".

Del nuovo accertamento sono stati informati gli avvocati che rappresentano le parti coinvolte: Roberto Saraniti, dal cui esposto è partita l'inchiesta, per Fabrizio Favro, fratello di Mara che ha sempre detto di non credere all'allontanamento volontario; Francesco Crimi per Milione ed Elena Piccatti per Esposito. Tutti, naturalmente, potranno nominare consulenti di parte per assistere all'accertamento, che verrà eseguito con la formula giudiziaria dell'incidente probatorio. Nel frattempo, di Mara Favro non c'è ancora alcuna traccia.

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