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Seggi aperti in Germania, Merz e Scholz hanno votato

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Alle 8 si sono aperti in Germania i seggi elettorali per rinnovare il Bundestag, il parlamento federale, e circa 59,2 milioni di tedeschi sono chiamati alle urne. I seggi saranno aperti fino alle 18.00. Il Paese è diviso in 299 circoscrizioni elettorali. Nel corso degli ultimi anni il numero dei parlamentari era andato aumentando, così la legge elettorale è stata modificata nel 2023: saranno eletti 630 parlamentari. Ogni elettore può indicare due voti: il primo si riferisce direttamente a un candidato di quella circoscrizione elettorale, il secondo invece si riferisce a una lista bloccata e definita dai partiti per ognuno dei dodici Stati federati e le tre Città-Stato. Questo secondo voto rappresenta la percentuale finale di seggi che il partito avrà al Bundestag. Sono ammessi al riparto solo i partiti che conseguono almeno il 5% dei voti o almeno tre mandati diretti. Alle elezioni corrono 29 partiti.

   Friedrich Merz, candidato cancelliere per la Cdu, ha votato nel suo seggio in Renania Settentrionale-Vestfalia. Accompagnato dalla moglie Charlotte, Merz è arrivato al seggio a piedi. Non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti che lo attendevano. Merz è candidato in questa stessa circoscrizione nella quale risultò il più votato alle ultime elezioni del 2021, tornando così in parlamento dopo una lunga pausa.

   Il cancelliere federale tedesco Olaf Scholz ha votato nel seggio di Potsdam. Scholz era accompagnato dalla moglie Britta Ernst. In questa circoscrizione del Brandeburgo Olaf Scholz è anche candidato, proprio come nel 2021, quando fu il più votato con il 34%. In questa stessa circoscrizione elettorale è candidata anche la ministra degli esteri, la verde Annalena Baerbock, che nel 2021 si fermò al 18,8%.

   Frank-Walter Steinmeier, presidente federale della Germania, ha votato questa mattina in un seggio di Berlino. Ha ringraziato il personale nel seggio e poi ha invitato i cittadini e le cittadine ad andare a votare: "Fate uso del vostro diritto di voto, andate a votare e contribuite a determinare il futuro del nostro paese. Votate con la consapevolezza che il vostro voto possa essere quello decisivo. Con il presidente ha votato anche sua moglie, Elke Buedenbender.

Mentre migliaia di persone continuano a manifestare contro l'Afd - rilanciata anche nelle ultime ore dagli endorsement dagli Usa e i post di Elon Musk - in tante città tedesche, compresa Berlino. "Io non credo nei miracoli ma nella vittoria", ha affermato Olaf Scholz che conta sugli indecisi, un quinto dei 59 milioni aventi diritto al voto, che non sono una quota da poco. "Sono convinto che anche questa volta molti decideranno alle urne", ha detto. In tanti sceglieranno l'Spd e "noi risulteremo abbastanza forti, cosicché io possa continuare a guidare il Paese".

Scholz ha contraddetto Trump in più occasioni, sulla pace in Ucraina, come sulle pretese nei confronti della Groenlandia e del Canada, e ha assicurato anche oggi "posizioni ferme". Merz ha incalzato: "Come cancelliere federale sarò di nuovo parte attiva nella definizione della politica europea, la Germania avrà una voce forte nell'Ue e rispetterò i nostri interessi in Europa con l'Europa". Che non deve limitarsi a chiedere un posto a un tavolo secondario: "Dobbiamo stare al tavolo principale, dobbiamo affermare i nostri interessi nei confronti della Russia, della Cina e se necessario anche degli Usa".

Sull'effettiva forza politica del futuro cancelliere democristiano, un dubbio lo proiettano fin d'ora i sondaggi: la crescita dei piccoli partiti mette a rischio la Grosse Koalition di Cdu e Spd, vera chance di un governo stabile, secondo alcuni analisti. Un governo a tre porterebbe il Paese nel caos, come accaduto con l'esecutivo rosso-giallo-verde, crollato dopo la cacciata del leader liberale Christian Lindner.

Stando all'ultimo sondaggio Insa, pubblicato dalla Bild, l'Unione dei conservatori sarebbe al 29,5%, seguito dall'ultradestra Afd al 21%, l'Spd è in stallo al 15%. I Verdi hanno il 12,5%. La Linke sarebbe al 7,5 e il Bsw di Sahra Wagenknecht viene data al 5%, i liberali col 4,5% rischiano l'ingresso al Bundestag. Il clima è acceso, come si vede nelle strade di diverse città del Paese, dove si manifesta da giorni contro l'estrema destra. Anche alla vigilia di queste elezioni anticipate. "L'antisemitismo è la vergogna di questo Paese", ha tuonato il verde Robert Habeck, che pure si candida a cancelliere. "E deve essere combattuto con tutti i mezzi. Questo vuol dire qualsiasi forma di antisemitismo. Non devono esseri zone d'ombra". Oggi, contro l'Afd, sono scese in piazza 40 mila persone ad Amburgo, 20 mila Friburgo, e diverse migliaia a Stoccarda.

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