Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Serena Bortone, sei giorni di sospensione dalla Rai per il caso Scurati. «Pronta a impugnare il provvedimento»

6 mesi fa 13
ARTICLE AD BOX

Alla fine è arrivata la decisione: Serena Bortone sarà sospesa per sei giorni per il caso Scurati. Secondo quanto si apprende, sarebbe questa la sanzione comminata dalla Rai nei confronti della conduttrice a seguito del procedimento disciplinare aperto per il caso del monologo dello scrittore, a cui era stato impedito di andare in onda. Dopo l’attacco dell’ad Roberto Sergio - «Bortone andrebbe licenziata» - è arrivata quindi la sanzione definitiva. 

Rai, tutte le novità del prossimo autunno: da Giletti a Morgan passando per Bortone, i nuovi palinsesti tra addii e ritorni

La conduttrice, secondo quanto si apprende, impugnerà il provvedimento di sospensione.

La conduttrice è stata sospesa per sei giorni per aver denunciato sui social la vicenda dello stop al monologo dello scrittore sul 25 aprile, che sarebbe dovuto andare in onda nel corso del programma "Chesarà...". Il legale della giornalista, che ha fornito le proprie controdeduzioni nel corso del procedimento disciplinare, ritiene, però, che non sussistano i presupposti per la sanzione. Parlando nel corso di una conferenza stampa alla Stampa Estera lo scorso 6 maggio, la giornalista aveva spiegato di non aver ricevuto ancora una spiegazione plausibile del perché era stato annullato il contratto dello scrittore. Poi al Salone del Libro di Torino, il 9 maggio, aveva sottolineato di essere serena perché aveva detto solo la verità. La partecipazione dello scrittore a titolo oneroso era stata, infatti, annullata, perché, secondo l'azienda, era in corso una promozione del sua ultima graphic novel. Una circostanza però smentita da Feltrinelli. Di fronte al rifiuto dello scrittore di partecipare al programma alle nuove condizioni, la conduttrice aveva deciso comunque di leggere il suo testo nel corso del programma. L'amministratore delegato Roberto Sergio, di fronte a quest'ultima opzione, aveva dunque inviato alla conduttrice un messaggio whatsapp, sottolineando che non c'erano impedimenti rispetto alla lettura in trasmissione. 

I saluti della conduttrice

Solamente pochi giorni fa la conduttrice aveva fatto i ringraziamenti di rito, ad «autrici, autori, redazione, inviati, regia, produzione, al meraviglioso studio 2 di via Teulada, a montatori, grafica, trucco, parrucco e costumi: sono stata onorata di lavorare con voi in questa nostra grande azienda di servizio pubblico». Poi aveva salutato il pubblico di Rai3: «Grazie a voi, telespettatrici e telespettatori che ci avete seguito e supportato e che siete cresciuti puntata dopo puntata. Grazie dell'affetto e del sostegno, vi auguro una buona estate e soprattutto, di cuore, buon vento». Serena Bortone aveva chiuso così il 16 giugno l'ultima puntata della stagione del suo programma "Che Sarà".

Le reazioni

«Sei giorni di sospensione per Serena Bortone colpevole di aver scritto sui social che non sarebbe andato in onda, nel programma da lei condotto, il monologo sul 25 aprile di Antonio Scurati. Questo di Telemeloni ormai è un gruppo dirigente senza freni. Assume amici e parenti, punisce l'antifascismo. Chiediamo a tutte le opposizioni di costruire insieme il futuro del servizio pubblico. Fuori la politica da viale Mazzini. Bisogna restituire credibilità e autorevolezza alla Rai. Altro che pubblicità in cambio del canone come vuole la Lega. Abbiamo bisogno di più servizio pubblico». Così in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione, memoria e cultura nella segreteria nazionale del Pd.

Le parole di Sergio

«Serena Bortone doveva essere licenziata per quello che ha fatto e non è stata licenziata. Non è stata punita». L'Ad Rai Roberto Sergio era tornato sul caso Scurati alla Festa dell'Innovazione del Foglio a Venezia, non usando mezzi termini nel giudicare il comportamento della conduttrice e provocando la reazione indignata del Pd. L'Ad aveva negato, d'altra parte, l'esistenza di una TeleMeloni e non si era sottratto alle domande sul suo futuro, assicurando che il patto della staffetta con il dg Giampaolo Rossi sarebbe restato in piedi e che dopo le europee i due si sarebbero scambiati i ruoli senza «nessun problema». 

Leggi tutto l articolo