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Il Napoli frena, ma l'Inter non ne approfitta. Nella corsa scudetto la Juventus fa un regalo prezioso ad Antonio Conte e si prende il derby d'Italia al termine di una partita intensissima e divertente, decisa da una zampata di Conceiçao dopo una giocata illuminante di Kolo Muani. Il risultato finale sorride ai bianconeri, che agganciano la Lazio al quarto posto e confermano la crescita delle ultime settimane, ma la contesa è stata incerta fino all'ultimo. I nerazzurri, che pagano a caro prezzo un secondo tempo opaco, almeno fino al gol del portoghese, sono stati traditi dai loro bomber principi, Lautaro in primis e Thuram – non al meglio - in seconda battuta. Simone Inzaghi può recriminare per le tante occasioni sprecate, soprattutto nei primi 45', ma la sua squadra non ha tenuto testa alla rivale in termini di aggressività e determinazione nel momento in cui la gara è entrata nella fase più calda. Nella lotta per il tricolore, con vista sullo scontro diretto di inizio marzo al 'Maradona', è uno stop pesante che tiene lontani Lautaro e compagni due punti dalla vetta. La Vecchia Signora invece infila la quarta vittoria di fila, si rilancia nella corsa Champions e soprattutto arriva nel miglior modo possibile al ritorno dei playoff contro il Psv. Ma per Motta sono tante le indicazioni positive arrivate nella notte dello Stadium, da un Kolo Muani sempre più determinante, a un Conceiçao ancora decisivo, fino a un Gatti uomo ovunque su entrambi i lati del campo.
Intensità, pochi tatticismi, occasioni di qua e di là. Il remake dello spettacolare 4-4 del girone d'andata non regala gli stessi gol, ma in termini di emozioni non è da meno. La Juve, che risparmia Yildiz e Locatelli con Koopmeiners e Thuram a comporre la cerniera centrale, parte forte e spaventa subito i campioni d'Italia con un tiro al volo alto di Nico Gonzalez su sponda di McKennie, bravo ad approfittare di una scivolata di Calhanoglu. L'Inter reagisce da grande squadra qual è e a poco a poco prende in mano il controllo della partita. Al 18' Taremi, scelto come partner d'attacco di Lautaro al posto di Thuram, recuperato ma escluso dai titolari, con una rovesciata esalta i riflessi di Di Gregorio, sul proseguimento dell'azione palla invitante di Lautaro e colpo di testa di Dumfries alto da due passi. Le sgroppate dell'esterno olandese, che mette più volte in imbarazzo uno spaesato Savona, sono un fattore in più del primo tempo dell'Inter, ma gli ospiti non riescono a capitalizzarle al meglio un po' per la pessima serata sotto porta di Lautaro, che si divora un paio di gol non da lui, un po' per sfortuna (palo di Dumfries prima dell'intervallo). La Juve resta sempre dentro la partita e ha il merito di non indietreggiare mai, creando a sua volta due chiare opportunità nel giro di pochi secondi con Nico Gonzalez e Conceiçao, prontamente disinnescate da un attento Sommer.
Nella ripresa è la Vecchia Signora a uscire meglio dai blocchi e a cogliere quasi di sorpresa un Inter distratta. Veiga in mischia spreca, poco dopo è Conceiçao con un diagonale debole e centrale a sciupare una potenziale grossa occasione. Inzaghi corre ai ripari con un triplo cambio (Thuram, Carlos Augusto e Zalewski), con quest'ultimo che si fa subito notare con una serpentina interessante in area. La partita è equilibrata, con continui ribaltamenti di fronte, e l'equilibrio si spezza a un quarto d'ora dal gong. Magica giocata in area di Kolo Muani, sempre nel vivo del gioco, scarico per Conceiçao che questa volta trafigge Sommer facendo esplodere lo Stadium. La contesa si accende, la partita si spezzetta, la Juve va a un passo dalla spallata decisiva ma l'onnipresente Dumfries salva sulla linea sul tiro di Koopmeiners. L'Inter fatica a riorganizzarsi, con Thuram ultimo ad arrendersi. I suoi due tentativi nel finale terminano però sul fondo, e alla fine a far festa sono solo i giocatori in bianconero.