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Sinner condannato a 3 mesi di passione. Cosa si è capito nel match contro Tsitsipas

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Leonardo Iannacci 11 gennaio 2025

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Sotto i 40 gradi di Melbourne che bruciano l’estate australiana non mancano i colpi di sole e, a 24 ore dal via del primo Slam 2025, se ne sentono e se ne vedono di tutti i colori. Dalle accuse di avvelenamento lanciate da Nole Djokovic contro l’hotel che lo ospitò nel 2022 al nostro Sinner costretto a rispondere ancora una volta a rispondere a domande sull’affaire Clostebol quando vorrebbe parlare soltanto del suo giocattolo preferito: il tennis che ama e che domina dal trono di numero 1 del mondo. È di ieri l’annuncio della data che lo rivedrà protagonista sui banchi di un tribunale sportivo.

L’udienza presso il Tas di Losanna che deciderà il ricorso presentato stoltamente dalla Wada contro l’assoluzione di Jannik decisa in prima istanza dalla Itia (International Tennis Integrity Agency) si terrà solo il 16 e 17 aprile a porte chiuse. Dopo lo Slam australiano, quindi, Sinner giocherà - sempre con la spada di Damocle di una possibile squalifica - i tornei di Rotterdam, Doha, Indian Wells, Miami e Montecarlo.

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Poi, finalmente la sentenza che metterà una pietra sul caso. Tornando al tennis giocato, c’è da registrare la seconda vittoria di un tonicissimo Jannik prima del debutto alla Rod Laver Arena, fissato per lunedì contro il cileno Jarry. Nello stesso giorno giocheranno anche Musetti contro Arnaldi, Nardi contro Diallo mentre Berrettini, Alcaraz, Djokovic e Jas Paolini scenderanno in campo soltanto martedì. Ad aprire le danze degli azzurri ci penseranno domani Matteo Gigante contro il francese Ugo Humbert e Luciano Darderi opposto allo spagnolo Pedro Martinez.

Dopo aver strapazzato l’australiano Alexei Popyrin, ieri Sinner ha testato il proprio stato di forma contro Stefanos Tsitsipas, non uno qualunque, e la risposta è stata scintillante. Il greco che somiglia e cammina come Bjorn Borg è stato regolato in due set molto allenanti per il ragazzo di Sesto Pusteria che ha provato dettagli tecnici visibili soltanto a un occhio esperto. Il punteggio di 6-3 del primo set e di 7-6 del secondo ha denotato una su ricerca a variare maggiormente il gioco. Dato fondamentale in vista dello Slam, poi, il servizio: Jannik non ha concesso al greco alcuna palla break in tutta l’esibizione.

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Incontrando la stampa al Melbourne Park, la cittadella che ospita la Rod Laver Arena, Sinner ha analizzato il suo attuale stato psicofisico, giungendo a questa conclusione: «Il mese senza tennis è alle spalle, adesso arriva la parte più divertente, quella in cui si gioca. Dopo la vittoria dello scorso anno avrei potuto gestire meglio qualche situazione ma ho soltanto 23 anni e, a questa età, non sempre sai quali siano le cose giuste da fare. Tuttavia ho imparato molte cose e spero in futuro di riuscire a gestire meglio alcune situazioni, soprattutto fuori dal campo».

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Inevitabile il riferimento alla vicenda doping e a Nick Kyrgios che continua a punzecchiarlo: «Preferisco non commentare quello che dicono Nick o altri giocatori su questo argomento. So bene come sono andate le cose e di non aver fatto nulla di male. Direi una bugia se dicessi che non penso al caso Clostebol. Però siamo in una fase in cui non si sanno certe cose, non ne so molto più dei giornalisti e sono a Melbourne solo per vincere uno Slam». Poi, dopo la gragnuola di palline vincenti che hanno annichilito Tsitsipas e prima di infilarsi sotto la doccia, il fenomeno di Sesto Pusteria ha regalato l’ultima frase che è una pugnalata per tutti i 128 tennisti iscritti al tabellone degli Australian Open: «Comunque oggi in campo ho avuto buone sensazioni». Una considerazione raggelante per chi, da lunedì, se lo ritroverà dall’altra parte della rete.

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