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"Sono contenta di questa domanda": Santanchè, Meloni zittisce la sinistra. Poi l'affondo contro i magistrati

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Una Giorgia Meloni a tutto campo, quella che parla dal porto di Gedda, in Arabia Saudita, poco prima di salire sulla Amerigo Vespucci. Si parte dall'offerta di Mps per Mediobanca, caso finanziario degli ultimi due giorni: "Dobbiamo essere orgogliosi che oggi una banca come Mps, che fino a ieri ha avuto problemi, oggi è completamente risanata e avvia operazioni ambiziose". E ancora: "Ho registrato che si tratta di un'operazione di mercato", ha aggiunto depotenziando gli strali che si stanno levando da sinistra.

Sul caso del giorno, le proteste dei magistrati durante le inaugurazioni dell'anno giudiziario nelle Corti d'Appello, Meloni si è detta "rammaricata". Quindi ha aggiunto: "Le proteste sono legittime, ma i cittadini scelgono il programma di governo con il loro voto".

Dunque il caso del generale libico Almasri, che - ribadisce il premier - "è stato espulso per motivi di sicurezza". "In molti casi di soggetti pericolosi da rimpatriare non si usano voli di linea proprio per sicurezza", ha ricordato la leader FdI. In ogni caso, Meloni ha ribadito che "manderemo e chiederemo chiarimenti alla Corte penale internazionale" sull'intera vicenda.

Poi il rinvio a giudizio di Daniela Santanchè. Quando le chiedono se sia in corso un braccio di ferro con il ministro del Turismo per arrivare alle sue dimissioni, Meloni risponde: "Sono contenta di rispondere a questa domanda, viste anche le tante ricostruzioni. Sgomberiamo il campo, non c'è nessun braccio di ferro, non c'è preoccupazione, non c'è un imbarazzo che addirittura mi porterebbe a non presentarmi in Cdm, a spostare la data della mia visita in Arabia saudita per non incontrare il ministro Santanchè. C'è una riflessione che deve tenere conto del quadro generale, in un clima assolutamente sereno. Io non credo che un semplice rinvio a giudizio sia esso stesso motivo di dimissione. Penso anche che il ministro Santanchè stia lavorando ottimamente", ha tagliato corto Meloni, aggiungendo che "incontrerò Santanchè per parlarle".

Infine, riferendosi alla Amerigo Vespucci, ha chiosato: "L'Italia è come questa nave. Se ognuno non fa la propria parte al proprio posto, non si può navigare". E ancora: "Non si può navigare, in particolare, quando il mare è tempestoso". Quindi, ricordando il motto della Vespucci - "Non chi comincia ma quel che persevera" - Meloni ha rimarcato: "Significa che non è l'impresa in sé che fa la grandezza. È il perseverare fino a che non si è portata a compimento. Non è la meta la parte importante ma il cammino. E se non fai i sacrifici che quel cammino comporta, non sei in grado di gestire la meta. Questa è la ragione per la quale le scorciatoie sono solo un'illusione", ha concluso Giorgia Meloni.

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