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Stellantis, Meloni: «Soddisfatta dell'accordo». Ma sindacati ora aspettano i fatti

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L'argomento Stellantis entra nella conferenza stampa annuale di Giorgia Meloni. Sarebbe strano il contrario, dopo l'anno vissuto tra tavoli e confronti con azienda, sindacati e realta dell'indotto. La risposta della premier e diretta: «Sono soddisfatta dell'accordo con Stellantis, cerchiamo quello che possiamo per fare per avere sempre un approccio a tutela dei lavoratori». Non la pensano come lei le opposizioni, in particolare Avs. Il riferimento della presidente del Consiglio e al Piano Italia presentato nel vertice del 17 dicembre scorso a Palazzo Piacentini. Da cui sono emersi alcuni punti ribaditi anche dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al question time del Senato. Innanzitutto sulle risorse: «Confermo che tutti gli investimenti produttivi previsti saranno finanziati interamente con risorse proprie dell'azienda». I soldi pubblici, invece, sono destinati «al sostegno della filiera, cioe alle piccole e medie imprese: oltre 1 miliardo di euro gia in campo in questo 2025, tra accordi per l'innovazione, Contratti di sviluppo tradizionali e nuovi mini contratti di sviluppo», chiarisce il responsabile del Mimit. Urso entra nel dettaglio, spiegando che «quest'anno Stellantis investira circa 2 miliardi di euro in Italia e destinera 6 miliardi di euro agli acquisti da fornitori operanti nel nostro Paese».

Ma i sindacati aspettano segnali concreti: «Gli annunci di Stellantis ripresi oggi dal ministro devono diventare fatti concreti - dice il segretario nazionale della Fiom, Samuele Lodi -. Una vera inversione di tendenza si potra misurare solo quando si ridurra l'utilizzo degli ammortizzatori sociali negli stabilimenti, quando inizieranno ad essere effettivamente assemblati nuovi modelli, quando sara concreta l'autonomia progettuale e di ricerca in Italia, e quando ripartira il progetto della gigafactory di Termoli. Intanto e una certezza che il 2025 sara un anno molto duro, forse ancor di piu del 2024 per effetto della cassa integrazione». A Palazzo Madama, Urso allarga il ragionamento e rilancia il non paper presentato in Europa per cambiare le nuove direttive sul Green deal, spostando le scadenze piu impellenti: «Dobbiamo fare in fretta perche le ultime notizie sono drammatiche e emblematiche. Per evitare le multe miliardarie in vigore dal 1 gennaio, le case automobilistiche hanno prima ridotto in modo drastico la produzione di auto endotermiche, con la chiusura di interi stabilimenti, e ora si affrettano a comprare crediti per le emissioni di Co2 da case automobilistiche straniere, americani o cinesi. Siamo al paradosso, alla follia: la tempesta perfetta». La crisi dell'automotive rientra nel generale crollo della produzione industriale, che il ministro definisce un problema europeo piu che nazionale: «Dal 2019 la Germania ha subito una contrazione superiore all'11%, la Francia -5,4%. L'Italia ha mostrato una resilienza maggiore con -4,7%".

Dati molto preoccupanti: «Siamo di fronte, pero, a una rivoluzione industriale che in Europa, peraltro, sconta la zavorra di una visione ideologica del Green Deal», ribadisce Urso. Intanto, sul fronte aziendale, la country manager di Stellantis in Italia, Antonella Bruno, nell'ambito della rinnovata struttura europea, annuncia la nuova organizzazione della squadra mercato per affrontare le «tante sfide e responsabilita impegnative che ci attendono quest'anno». Quattro le principali novita: Alessio Scutari, managing Director di Fiat e Abarth; Valentino Munno, Managing Director di Peugeot; Giorgio Vinciguerra, Managing Director di Opel; Federico Scopelliti, Leapmotor Director. Completano la squadra i confermati Raffaele Russo (Alfa Romeo, DS Automobiles e Lancia), Giovanni Falcone (Citroen) e Novella Varzi (Jeep). Entra nel team del mercato Italia Piera Gallo (Marketing Operations). Completano la squadra i confermati Domenico Gostoli (LCV), Fabio Mazzeo (B2B), Guido Bevilacqua (Pre-Owned Vehicles), Davide Giovanni Ivac (Parts & Services), Emiliano Franchetto (Car Flow), Marco Icardi (Network Development e Training), Elisabetta D'Angelo (Customer Experience) e Andrea Ciucci (e-Mobility e STM Synergies). Infine, sulla vertenza De Vizia, l'azienda che ha l'appalto delle pulizie per lo stabilimento di Cassino, la novita riguarda il congelamento dei 32 licenziamenti. Il prossimo appuntamento al Mimit sara entro il 31 gennaio. La Uilm si augura che per quella data sara trovata la soluzione, ma «una concreta tutela, non una mera proroga degli ammortizzatori sociali». 

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