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Arriva la stretta finale del governo sul Superbonus. L'esecutivo corre ai ripari contro lo sforamento dei conti pubblici.
Addio allo sconto in fattura e alla cessione del credito
Scompare lo sconto in fattura così come la cessione del credito e arriva la dichiarazione preventiva. Introdotta la limitazione della cessione del credito Ace (Aiuto alla crescita economica riconosciuto alle imprese), perché, spiega il ministro Giorgetti: “abbiamo iniziato a notare un utilizzo fraudolento su questa agevolazione che peraltro è eliminata dalla riforma fiscale”.
Cos’è la dichiarazione preventiva?
Per accedere alle agevolazioni edilizie bisogna comunicare di volerne usufruire prima dell’invio delle fatture a lavori già avviati così da avere un monitoraggio completo del fenomeno e non solo quando le fatture vengono caricate sulla piattaforma dell'Agenzia delle entrate.
Cosa succede ai crediti?
Novità anche per i crediti d’imposta che verranno sottratti prima dai debiti, cioè compensati con le eventuali cartelle degli accertamenti fiscali.
Stop alla “remissione in bonis”
A partire dal 4 aprile, eliminata la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre 2024 la possibilità di accedere ai benefici edilizi versando una piccola sanzione e comunicando il ripristino della regolarità.
Superbonus, sono previste sanzioni?
Sì, nel caso di omessa trasmissione di informazioni a interventi già avviati: la sanzione può arrivare a 10 mila euro.
A quanto è arrivato il costo del Superbonus?
Con la nuova stretta sul Superbonus il governo corre ai ripari contro lo sforamento dei conti pubblici. Stando all’ultimo report dell’Enea, a febbraio di quest’anno la spesa a carico dello Stato è stata di 114,4 miliardi. Oltre 7 miliardi in più rispetto al mese di gennaio data la corsa generalizzata a completare i lavori soprattutto da parte dei condomini.