Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Terracina, capo scout ricatta con foto hard ragazzi del suo gruppo parrocchiale: arrestato 19enne

4 ore fa 2
ARTICLE AD BOX

E’ stato arrestato l’assistente scout di 19 anni accusato di pedopornografia ai danni di due ragazzini di 14 e 15 anni che frequentavano il suo gruppo parrocchiale. Il giovane si trova ai domiciliari nella sua abitazione a Terracina, l’arresto è stato chiesto e ottenuto dalla Procura di Roma competente in materia di reati collegati allo scambio di materiale pedopornografico.

Il giovane, che ha compiuto 19 anni pochi giorni fa, è accusato di aver organizzato una sorta di ricatto facendosi inviare delle foto intime. L’indagine, ancora aperta, è coordinata dal sostituto procuratore Vittoria Bonfanti, un magistrato che fa parte del pool della Procura di Roma specializzato nei reati sessuali con vittime minori e vulnerabili.

LA RICOSTRUZIONE

Le vittime al momento individuate sono due ragazzi, di 14 e 16 anni, che fanno parte del gruppo scout della parrocchia di San Domenico Savio, a Terracina. Tutto è iniziato a maggio di quest’anno quando i genitori di uno dei due ragazzi hanno sentito piangere il figlio, chiuso nella sua cameretta. Attraverso un delicato dialogo sono riusciti a tirar fuori il motivo del suo turbamento. Il ragazzo si è liberato del suo segreto raccontando di essere stato contattato da una ragazza attraverso Instragram che poi, messaggio dopo messaggio, gli aveva chiesto di mandare qualche foto intima. Lui aveva accettato cadendo di fatto in un tranello. La ragazza ha iniziato a minacciare di diffondere le foto intime su gruppi e social gettando comprensibilmente nel panico il ragazzino.

A quel punto è spuntato l’assistente scout che, di persona, ha avvicinato il ragazzo dicendogli di conoscere quella ragazza di Instagram che aveva le foto. Pagando 100 euro l’avrebbe convinta a non diffonderle. Una trappola, secondo la ricostruzione dell’accusa, visto che la ragazza di Instagram in realtà non esiste, ma era solo un account fake creato dallo stesso scout per organizzare il ricatto.

Dalle successive verifiche è emerso che l’assistente scout, all’epoca ancora 18enne, aveva aperto diversi account falsi, tutti con nomi femminili, profili assolutamente credibili agli occhi ingenui di ragazzini di 14-16 anni. Ragazzini che lui conosceva personalmente visto che frequentavano proprio il suo gruppo scout. Per adesso le vittime individuate sono due, ma le indagini sono in pieno svolgimento e non sono esclusi sviluppi che potrebbero portare all’individuazione di nuove vittime.

LE CIFRE

I ragazzi avrebbero pagato dai 60 ai 100 euro per ogni “intervento” del loro capo scout, che in realtà era l’artefice di tutto. La polizia postale ha sequestrato i suoi dispositivi elettronici, telefoni e tablet, a caccia di prove per verificare ogni sua attività, ogni suo messaggio ai ragazzi con i quali si fingeva una loro coetanea evidentemente pronta a flirtare con obiettivi ben diversi da quelli che pensavano.

INCIDENTE PROBATORIO

A breve le due vittime saranno ascoltate davanti al giudice in sede di incidente probatorio. La loro testimonianza sarà in questo modo cristallizzata e potrà essere utilizzata nel corso di un eventuale processo. Le indagini sono ancora in corso e si attendono soprattutto gli esiti delle analisi tecniche sui dispositivi sequestrati dalla polizia postale.

LA PARROCCHIA

Nel luglio scorso la notizia dell’indagine sull’assistente scout si è sparsa rapidamente gettando nel panico 140 famiglie. Si parlò anche di un bambino di appena 10 anni che sarebbe stato toccato nei locali parrocchiali, ma al momento non risultano contestazioni di questo tipo a carico del giovane arrestato. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Carmela Massaro, fino a questo momento si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’Agesci, appena venuta a conoscenza dell’indagine, è intervenuta allontanando l’assistente scout e annullando tutte le attività estive, in particolare i campi estivi in Abruzzo, visto che tra gli accompagnatori c’era anche l’indagato che sarebbe stato a stretto contatto con decine di ragazzini, giorno e notte.

Leggi tutto l articolo