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Torino al quinto posto in Italia per richiesta cassa integrazione. Uil: "Preoccupazione per futuro Stellantis"

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a.d. 08 aprile 2024 10:47

In Piemonte, nei primi due mesi del 2024, come evidenziano i dati del Servizio lavoro, coesione e territorio della Uil nazionale, sono state richieste 7.038.187 ore di cassa integrazione, in aumento del 35,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+100,2% ordinaria, -12,6% straordinaria, -52,6% fondi di solidarietà gestiti dall’Inps).

A livello nazionale sono state autorizzate 95.605.463 ore, con un incremento del 14,9%. Nei primi due mesi dell’anno, gli ammortizzatori sociali hanno tutelato 20.701 lavoratori piemontesi. 

Dati provinciali

L’andamento nelle province piemontesi, nel confronto tra il primo bimestre 2024 e 2023, è stato il seguente: Biella +808,6%, Vercelli +333,1%, Asti +149,2%, Verbania +91,3%, Novara +63,7%, Alessandria +26,7%, Torino +21,4%, Cuneo -32,5%.

Torino, con 3.911.514 ore, si posiziona al quinto posto per utilizzo di ammortizzatori sociali, dopo Taranto, Roma, Napoli e Bari. “Le forti preoccupazioni relative alle situazioni di crisi aziendali piemontesi trovano, purtroppo, conferma nei dati relativi alla cassa integrazione, che vede una recrudescenza dopo diversi mesi di stagnazione - commenta il segretario generale Uil Piemonte Gianni Cortese - I principali indicatori economici evidenziano una regione che affronta le difficoltà derivanti dalle transizioni energetiche e digitali, in costante calo demografico e con un urgente bisogno di 'ripensare' e riprogettare la sua struttura economica per rilanciarsi al più presto.

Tra le tante incognite, siamo particolarmente preoccupati per il futuro dello stabilimento Stellantis di Mirafiori, che deve essere messo nelle condizioni di produrre almeno 200mila vetture all’anno, con l’assegnazione della produzione di un modello di largo consumo. Particolarmente grave è la situazione dell’intero comparto della componentistica che occupa migliaia di lavoratrici e lavoratori piemontesi”.

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