"Quando ci siamo incontrati la prima volta eravamo due corpi estranei. Siamo finiti a lavorare insieme per più di vent'anni". Lo ricorda, intervistato da Repubblica, Luciano Benetton, fondatore dell'omonimo gruppo, parlando del fotografo Oliviero Toscani morto ieri. Benetton ha anche comprato una pagina su Corriere della Sera e Repubblica per salutarlo: "Mi è bastato un istante per capire quanto mi mancherai" ha scritto nel messaggio aggiungendo: "E' stato bello fare questo viaggio insieme a te".
Benetton racconta di non avergli mai detto di no: "Lui aveva sempre due o tre soluzioni da propormi. Questo era l'accordo".
Per cui "non ho mai detto di no a una delle due alternative.
Sono stato fortunato. La verità è che non era mai inopportuno".
Lo definisce "un amico molto divertente con cui ho riso, viaggiato e condiviso molto". "Ho smesso di divertirmi in questo senso - prosegue Benetton rispondendo alla domanda 'Che campagna pubblicitaria immaginerebbe con lui?' -. Penso solo alla perdita che ho avuto, di un amico di cui sentirò la mancanza e di una stagione della vita" E al Corriere della Sera racconta: "Avevamo la certezza di quello che stavamo facendo. Oliviero aveva anche un modo ironico di lavorare, ci occupavamo di grandi temi ma avevamo anche una sorta di leggerezza che ci veniva dalla convinzione di ciò che proponevamo al mondo. Un mondo sicuramente diverso da quello nel quale viviamo oggi". Poi aggiunge: "A volte non era facile, occorreva rischiare un po' di più ma ne valeva la pena".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA