Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Tre bambini e la loro mamma morti in un incendio a Bologna. Rogo partito dal corto circuito di una stufa - Il video

9 mesi fa 6
ARTICLE AD BOX

BOLOGNA. Tre bambini sono morti un incendio scoppiato nella notte a Bologna e con loro è deceduta pure una donna, la madre, inizialmente portata in gravi condizioni all'ospedale Maggiore. La tragedia in un appartamento in via Bertocchi, periferia della città, dove sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 con auto mediche e ambulanze e la polizia. Informata anche la Procura.

La donna, Stefania Alexandra Nistor, aveva 32 anni, i bimbi erano due gemelli di due anni, un maschio e una femmina, e una sorella di 6. La famiglia era di origini rumene.

Incendio a Bologna, morti tre bambini e la madre: l'appartamento della tragedia

Potrebbe essere stato un corto circuito provocato da una stufetta elettrica la causa dell'incendio che ha ucciso la famiglia. Lo indicherebbero i primi accertamenti svolti. L'appartamento è stato sequestrato e sono in corso indagini per ricostruire in modo più approfondito le cause dell’accaduto.

Ambiente saturo di fumo, cause probabilmente accidentali
Quando i vigili del fuoco sono arrivati nell'appartamento al quarto piano, su una palazzina di otto, hanno trovato un ambiente saturo di fumo e verosimilmente è stata questa la causa della morte di una donna e dei suoi tre figli piccoli. L'incendio sarebbe stato di modeste dimensioni e ha coinvolto una stufetta elettrica in camera da letto e quindi si è sprigionato tanto fumo. L'intervento dei vigili del fuoco, con il nucleo investigativo antincendio, è avvenuto poco prima dell'una di notte e si è concluso intorno alle 5 di questa mattina.

Incendio in appartamento a Bologna, la testimonianza di una vicina: "I bambini? Erano stupendi, come la mamma"

Avvisati l’ex marito e i nonni materni
L’ex marito, padre dei bambini, e i nonni materni sono stati avvertiti dalla polizia e si sono precipitati sul posto, quando purtroppo non c’era più nulla da fare. L’appartamento è stato posto sotto sequestro ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria per accertamenti su una dinamica che sembra ormai chiara.

Il padre dei bimbi ha avuto un malore, portato in ospedale
Il padre dei tre bimbi morti con la madre 32enne, ha avuto un malore ed è stato portato per accertamenti all'ospedale Maggiore. L'uomo, separato dalla moglie Stefania Nistor deceduta insieme ai suoi piccoli, aveva raggiunto l'appartamento nella notte con i nonni dei bambini.

Il lutto del padre sui social: una candela avvolta da un nastro nero
L'immagine di una candela avvolta da un nastro nero. È il segno di lutto che George Panaite, padre dei tre bambini morti insieme alla madre, ha postato sul proprio profilo Facebook, ricevendo le condoglianze di molte persone.

Il sindaco: “Esprimo dolore per questa tragedia che ha spezzato una giovane famiglia”
«Esprimo il profondo dolore e cordoglio della città per questa terribile tragedia, che ha spezzato la vita di una giovane famiglia. Attendiamo di conoscere, dagli accertamenti in corso, maggiori dettagli sulle cause dell'incendio. Ai familiari e ai cari delle persone colpite va la nostra sentita e fattiva vicinanza» ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore.

E ancora: «La bambina di sei anni andava a scuola qui vicino e stiamo predisponendo un contegno psicologico, attraverso le maestre, per i compagni di classe. Lo stesso stiamo facendo con il padre e i nonni».

Piantedosi: “Profondamente addolorato”
«Sono profondamente addolorato per la scomparsa di una donna e dei suoi tre bambini avvenuta a causa di un incendio che si è verificato nella notte in un appartamento a Bologna. Esprimo alla famiglia la mia vicinanza e il mio cordoglio, e ringrazio gli operatori dei Vigili del fuoco e delle Forze di Polizia che sono prontamente intervenuti sul luogo della tragedia» ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.

Il cordoglio della Chiesa. Il parroco: "Avevo battezzato io i gemellini”
L'arcivescovo Matteo Zuppi, impegnato in queste ore a Roma e in Vaticano, e la Chiesa di Bologna «esprimono alla famiglia cordoglio e vicinanza nella preghiera per la morte dei tre bambini e della loro madre in seguito all'incendio che questa notte ha colpito il loro appartamento, nella periferia della città».

«La parrocchia della Beata Vergine Immacolata nel cui territorio risiedeva la famiglia - afferma il parroco don Andrés Bergamini, direttore dell'Ufficio diocesano per l'Ecumenismo e il dialogo interreligioso - è vicina alla famiglia e a tutti gli ortodossi romeni che vivono a Bologna. Questa mattina mi sono recato con il mio predecessore, don Giuseppe Ponzoni, nella chiesa di San Luca Evangelista a Casteldebole anche per portare la vicinanza dell'Arcivescovo e della Chiesa di Bologna, insieme a padre Trandafir, nel momento di preghiera per i defunti, per queste vittime innocenti».

«Quando ho ricevuto la notizia - racconta padre Vid - sono rimasto senza parole. Conoscevo molto bene le vittime: erano credenti e praticanti. Ho battezzato i due gemellini nella nostra chiesa di Olmetola e tante volte ho dato la comunione alla famiglia. Le parole non riescono ad esprimere ciò che provo in questo momento. Preghiamo perché Dio li riceva nel suo Regno. Tutti loro saranno per sempre nella nostra memoria».

Fiori davanti al condomino della tragedia
«Nessuna parola può dare sollievo e conforto per una perdita così profonda». Recita così il biglietto che accompagna il mazzo di fiori, lasciato davanti al civico 55 di via Bertocchi, a Bologna. Una rosa e margherite bianche per ricordare Stefania Alexandra Nistor, 32 anni, e i suoi bambini di 6 e 2 anni morti, nella notte. Grande il cordoglio tra i vicini e i conoscenti della famiglia di origine romena.

Non è la prima tragedia accaduta nei condomini del rione Barca di Bologna
La morte della mamma e dei suo tre figlioletti non è l'unica tragedia che ha avuto per teatro quello stesso complesso di grandi condomini nel popolare rione Barca, periferia ovest della città.

Il 23 marzo 2019 due fratellini di origine keniota, Benjamin e David, 10 e 14 anni, morirono precipitando dal balcone del loro appartamento in via Quirino di Marzio, laterale di via Bertocchi: un volo di 25 metri dall'ottavo piano che non diede scampo. I corpi furono trovati in cortile dai vicini di casa, che avvertirono la famiglia. In casa al momento c'era il padre, che parlò di «tragica fatalità»: prima di andare a farsi una doccia aveva chiuso la porta dell'alloggio per non farli uscire. Fu indagato per istigazione al suicidio, ma poi scagionato da ogni accusa.

Il 27 settembre 2006, invece, una donna brasiliana di 38 anni salì le scale del palazzo di via Bertocchi dove abitava da alcuni mesi e si gettò dal nono piano assieme alla figlioletta di due anni. La donna morì sul colpo, la bimba fu soccorsa in gravissime condizioni: a salvarla l'abbraccio della madre, che attutì il colpo. La donna soffriva di depressione e quella stessa mattina aveva appuntamento in un centro di salute mentale per una visita.

Leggi tutto l articolo