Il presidente americano Donald Trump ha avvertito che "presto" annuncerà dazi anche contro l'Ue. Il tycoon ha scritto poi in un post su Truth che ha parlato con il premier canadese Justin Trudeau e lo risentirà alle 15 ora locale, le 21 in Italia, forse un segno che stanno trattando.
"Il Canada non consente nemmeno alle banche statunitensi di aprire o fare affari lì", ha detto Trump in un post dopo la sua telefonata con Trudeau. "E' anche una guerra alla droga: centinaia di migliaia di persone sono morte negli Stati Uniti a causa del traffico di droga attraverso i confini del Messico e del Canada", ha sottolineato il presidente americano a proposito della ragione per cui ha deciso di imporre i dazi.
Il presidente Usa continua intanto ad attaccare il Wall Street Journal e gli hedge fund che sono contrari ai dazi che ha deciso di imporre. "Queste persone o entità sono controllate dalla Cina o da altre compagnie straniere e locali", ha scritto Trump in un post su Truth. "Chiunque ami e abbia fiducia negli Stati Uniti è a favore delle tariffe", ha aggiunto il tycoon.
"Sia gli Stati Uniti che l'Europa traggono vantaggio dallo scambio di beni e servizi - ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al vertice Ue informale a Bruxelles -. Se i dazi rendessero tutto questo difficile, ne risentirebbero negativamente sia gli Stati Uniti che l'Europa. Una cosa è chiara: in quanto area economica forte, possiamo gestire autonomamente i nostri affari e rispondere ai dazi con dazi. Questo è ciò che dobbiamo fare e faremo. Ma la prospettiva e l'obiettivo dovrebbero essere che si proceda in modo tale che sia basato sulla cooperazione".
"Non ci sono vincitori nella guerra dei dazi, chi se la ride è la Cina". L'Ue e gli Usa "sono legati, noi abbiamo bisogno di loro e loro di noi. I dazi non vanno bene per i posti di lavoro e per i consumatori", ha spiegato l'Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas arrivando al vertice informale Ue.
"Se sarà attaccata" da un punto di vista commerciale "l'Europa dovrà farsi rispettare e reagire", ha detto il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. Il nuovo presidente americano "ci deve portare a essere uniti e più concreti".
L'Unione Europea deve "muoversi con urgenza" e rispondere "unita" come "un solo soggetto per essere più forte" e, allo stesso tempo, deve andare avanti con la propria agenda "rafforzando le sue capacità", rispetto alla nuova politica del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo ha evidenziato il ministro spagnolo dell'Economia, Carlos Cuerpo, in dichiarazioni alla radio nazionale spagnola Rne.
"Quanto più uniti saremo noi europei, quanto più forti saranno i nostri rapporti, tanto più saremo preparati", ha detto Cuerpo rispondendo a una domanda sui dazi imposti dall'amministrazione Trump a Canada, Messico e Cina.
La proposta iniziale della Cina sui dazi imposti dall'amministrazione Usa si concentrerà sul ripristino della 'fase uno' dell'accordo commerciale faticosamente raggiunto nel 2020 durante il primo mandato del tycoon alla Casa Bianca. Lo riporta il Wall Street Journal, citando fonti vicine al dossier, secondo cui altre parti del piano di Pechino includeranno un impegno a non svalutare lo yuan, un'offerta per fare più investimenti negli Stati Uniti e un impegno a ridurre le esportazioni di precursori del fentanyl, di cui il Dragone è il principale produttore globale.
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha telefonato ieri sera al presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa per informarlo della reazione canadese alla decisione di Donald Trump d'imporre dazi del 25% su Canada e Messico. "Entrambi i leader - afferma un'alta fonte europea - hanno sottolineato l'importanza delle relazioni bilaterali Ue-Canada e hanno confermato la loro determinazione a continuare a lavorare insieme in tutti gli aspetti della nostra cooperazione in termini di relazioni interpersonali, commerciali e investimenti". I leader hanno poi concordato di rimanere in contatto.
L'Ontario annulla il contratto con Starlink per i dazi
In risposta ai dazi imposti da Donald Trump, la provincia canadese dell'Ontario - la più popolosa del Paese, dove si trovano sia Toronto che la capitale Ottawa - ha annunciato che annullerà il contratto con Starlink, il servizio Internet via satellite controllato da Elon Musk. Lo riporta il New York Times. Il contratto valeva 100 milioni di dollari canadesi, circa 68 milioni di dollari.
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