Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

"Tutto sta nella testa": Jannik Sinner, tam-tam impazzito prima della finalissima con Zverev

1 giorno fa 1
ARTICLE AD BOX

Leonardo Iannacci 25 gennaio 2025

  • a
  • a
  • a

Jannik, un anno dopo. Gennaio 2024: il talentino ha compiuto l’inaspettata impresa di vincere uno Slam; gennaio 2025, il ragazzo che si è fatto re, giocherà domattina (ore 9.30, diretta sui canali Eurosport di Sky e Dazn e in chiaro su NOVE) per vincere il terzo Slam, il 19esimo torneo Atp, la 21esima vittoria a fila e per confermarsi il fuoriclasse del tennis. Quanta acqua è passata sotto i ponti e quante emozioni ha vissuto in questi 12 mesi il ragazzo di Sesto, quanto ha vinto e quanto ha patito per le accuse di doping che saranno chiarite definitivamente il prossimo 16 aprile a Losanna.

Nel frattempo il tennista italiano più bravo di tutti i tempi ha raggiunto per il secondo anno consecutivo la finale degli Australian Open e lo ha fatto alla sua maniera: distruggendo il tennis del mancino Ben Shelton, numero 22 del seeding.

L’americano ha dato fastidio a Jannik nella prima frazione, non sfruttando due set-point e perso solo al tie-break, ma poi ha alzato la solita bandiera bianca di fronte al bombardamento da fondo campo di Sinner che ha chiuso con un doppio 6-2 e si presenta ora all’appuntamento decisivo con Sasha Zverev molto vicino alla forma ideale e in crescendo dopo alcuni passaggi a vuoto nei primi turni e, soprattutto, dopo il malore che lo ha fatto tremare contro Rune negli ottavi.

 Neanche Borg

"Sinner non è attaccabile". Il dato sconvolgente di Ambesi: "Neanche Borg"

«Domenica è sempre un giorno speciale per una finale, ho avvertito tensione e un po’ di crampi e per quel motivo ho chiesto un medical timeout e l’aiuto del fisioterapista. Mi sono però imposto di rimanere calmo in alcuni passaggi delicati e ho risolto la semifinale dopo quel primo set complicato», ha detto alla fine. A soli 23 anni e 163 giorni, Sinner è il più giovane tennista a raggiungere due finali a Melbourne dal biennio 1992-93, quando Jim Courier ci riuscì a 22 anni e 167 giorni.

 a poche ore dalla finale, la decisione che farà impazzire mezza Italia

Sinner-Zverev, cambia tutto: a poche ore dalla finale, la decisione che farà impazzire mezza Italia

Sasha Zverev, numero 2 del ranking, è un avversario contro il quale Jannik ha vinto due partite e ne ha perse quattro, anche se il tedesco non ha mai vinto uno Slam perdendo l’appuntamento decisivo contro Thiem (US Open 2020) e contro Nadal (Roland Garros 2022). «Con Sasha diventerà una sfida mentale, ci conosciamo bene e sarà difficile per entrambi. Sarà un match anche fisico visto che quando si sta in campo per oltre tre ore, come è capitato ieri, lo sforzo si sente. Anche per via del caldo australiano», sostiene Jannik che parte favoritissimo secondo i bookmaker. «A inizio torneo non sai mai cosa accadrà ma quando arrivi a giocare l’ultimo giorno è bellissimo».

Un gustosissimo antipasto della finale fra Sinner e Zverev è, comunque, l’atto conclusivo del doppio che vede sul cemento della Rod Laver Arena due azzurri: Andrea Vavassori e Simone Bolelli scendono in campo verso le 11 italiane. Contro il finlandese Harri Heliovaara e il britannico Henry Patten cercano l’impresa dopo averla fallitalo scorso anno qui a Melbourne. Vincendo, diventerebbe la terza coppia italiana a trionfare in un major dopo Pietrangeli-Sirola al Roland Garros 1959 e Bolelli-Fognini all’Australian Open 2015. Simone e Andrea hanno giocato insieme 31 tornei e conquistato quattro titoli nel circuito Atp: a Buenos Aires, Halle e Pechino nel 2024, ad Adelaide nel 2025 e l’Australian Open sarebbe per loro la ciliegina sulla torta.

In caso di en-plein di Sinner e del duo azzurro, l’Italia sarebbe la prima nazione con tre campioni su tre al maschile dal 1995 quando Andre Agassi e la coppia Jared Palmer/Richey Reneberg fecero grandi gli Usa. Una conferma per l’Italtennis che, nell’imminente nuovo ranking Atp, avrà ben 11 tennisti nei primi 100.

Leggi tutto l articolo