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In Puglia sistema dei trasporti nel caos. Così l’Italia, dopo la frana in Irpinia, si divide in due. E Trenitalia prova a correre ai ripari. La voragine in Campania, infatti, ha allontanato la regione dalla Capitale, dal momento che è ancora impossibile la circolazione ferroviaria tra Foggia e Benevento. Disagi e rabbia tra i passeggeri, impossibilitati a raggiungere agevolmente Roma. Mentre aumentano i prezzi dei biglietti aerei, al punto da rendere impossibile per molti gli spostamenti.
Frana sui binari in Campania, ecco la voragine sulla tratta Foggia-Benevento taglia l'Italia in due
Nel frattempo, da domani, partirà il cantiere ad Ariano Irpino per il ripristino del tratto rimasto chiuso. I tempi non saranno brevissimi: l’ipotesi è che i lavori possano durare almeno un mese. Bisognerà rimuovere i detriti e poi avviare gli interventi strutturali.
La frana si è verificata il 12 marzo scorso e subito si è mobilitata un’apposita task force per la gestione di questa situazione straordinaria. Ma l'emergenza è tutt’altro che risolta e riguarda in particolare le tratte da Lecce, Brindisi e Bari a Roma. È previsto un servizio di bus sostitutivi tra Benevento e Foggia e viceversa, con tempi ovviamente più lunghi. «La programmazione dei treni a lunga percorrenza, Alta velocità e Intercity – comunica Trenitalia - è stata rimodulata per assicurare la continuità del viaggio». Nelle ultime ore l’azienda ha fatto sapere che gli Intercity giorno saranno quattro giornalieri e due periodici nel weekend e saranno garantiti con bus sostitutivi. Per l'Intercity periodico del venerdì si viaggia con il treno Roma-Taranto via Potenza, così come per l'Intercity notte dei weekend. Poi saranno a disposizione dei regionali per le altre città pugliesi. L'offerta delle 12 frecce che collegano la Capitale alla Puglia e viceversa viene garantita per 11 frecce con un servizio spola di bus tra le stazioni di Foggia e Benevento e 1 freccia con bus da Foggia a Roma. «Per garantire i servizi Freccia e gestire l'anormalità sono predisposti giornalmente una media di 45 bus». Per chi rinuncia al viaggio è previsto il rimborso totale. Si tratta di un piano provvisorio: la prossima settimana previsto un nuovo incontro allargato ai parlamentari pugliesi per valutare eventuali alternative. Si ragiona sulla possibilità di inserire dei treni che passino da Taranto (per andare nelle altre città pugliesi) o da Pescara, per arrivare in Puglia. In questa condizione delicata, aumentata la presenza di personale per l’assistenza e aggiornamenti in tempo reale per i viaggiatori. Penalizzate anche le aziende che utilizzano i trasporti su rotaie per trasferire le merci da nord a sud.
Da più parti, la richiesta è di fare presto: le vacanze di Pasqua sono imminenti e il timore è che molti fuori sede avranno difficoltà a tornare a casa. Ma sono anche gli operatori del turismo a lanciare l’allarme sul rischio disdette, dal momento che le festività sono per molti occasione di viaggio. Ma vacanze brevi richiedono tempi di percorrenza brevi, altrimenti significa ridurre ulteriormente la durata del soggiorno. E i malumori crescono anche in vista del 25 aprile, in cui molti operatori temono che i lavori di ripristino potrebbero non essere ancora conclusi. Neppure per quella data.
A voler analizzare la situazione, il tilt della circolazione ferroviaria è anche legato agli scarsi collegamenti: voli poco frequenti, binari spesso inadeguati e viabilità stradale che, in molti casi, lascia a desiderare. A cominciare dall’autostrada che si ferma a Massafra, in provincia di Taranto, lasciando scoperte città come la stessa Taranto, ma anche Brindisi e Lecce.
Ma la frana tra Ariano Irpino e Montecalvo, in provincia di Avellino, oltre a provocare lo stop alla circolazione tra Foggia e Benevento cancellando numerosi collegamenti ferroviari per la Puglia, ha fatto schizzare alle stelle anche i biglietti aerei. In alcuni casi le tratte nazionali arrivano a costare quanto un volo intercontinentale. A lanciare l’allarme è anche il Codacons, che annuncia un esposto all’Antitrust. Simulazioni alla mano, l’associazione di consumatori fa sapere che il volo Torino-Bari di oggi parte da un minimo di 355 euro, mentre sono 268 euro da Palermo a Bari. «Chiediamo all’autorità – dice il presidente del Codacons Carlo Rienzi - di aprire una formale istruttoria volta ad accertare se l’incremento delle tariffe rappresenti una pratica commerciale scorretta, una forma di speculazione su una causa di forza maggiore». Poi la linea dura: «Se le tariffe non caleranno tornando a livelli normali, siamo pronti a denunciare le compagnie aeree per la possibile fattispecie di estorsione».
Contraccolpi quindi per imprese, famiglie, pendolari, studenti e turisti. «Nel 2024 tutto questo è scandaloso. E poi parlano del ponte sullo Stretto», «Non si può isolare così una regione, ad avere la peggio è sempre il sud», «Il sud è sempre più a sud», «L'Italia cade a pezzi e la politica è concentrata sul ponte». E mentre il ritorno alla normalità sembra essere lungo, c’è anche chi ha
voglia di ironizzare: «Ci tocca questo calvario, sarà una Passione». Per restare in tema Settimana Santa.