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Vacanze in America, in tv trionfa la scorrettezza: le cifre che lo provano

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Klaus Davi 22 dicembre 2024

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Vi proponiamo Tele...Raccomando, la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Vacanze in America)
Nella settimana in cui il dibattito pubblico della sinistra è stato dominato dall’espulsione di Tony Effe dal concertone di Capodanno a Roma, quasi per reazione ha fatto man bassa di ascolti un film evergreen tra gli emblemi della cultura “no-woke”. Giovedì su Italia 1, in seconda serata dopo Inter-Udinese di Coppa Italia, Vacanze in America, pellicola dei fratelli Vanzina uscita nelle sale esattamente 40 anni fa il 20 dicembre 1984, ha interessato 330mila spettatori sfiorando un ottimo 6% di share. Cast degno delle migliori annate con Christian De Sica, Jerry Calà, Claudio Amendola, Edwige Fenech e Gianmarco Tognazzi.

Un gruppo di studenti ed ex studenti di una scuola cattolica romana parte per una vacanza di due settimane negli Usa. Tra vedute di Los Angeles, Memphis, Las Vegas e Central Park, svettano a picchi del 7% scene come la sfida calcistica tra romanisti e juventini nella Valle della Morte e quella per nulla “politically correct” di Gerry Calà che, alla ricerca di compagnia femminile, a New York ritrova un suo vecchio amico, detto “lo schiantatope”, ma si vede circondato da maschi gay e fugge. Film visto soprattutto dal target maschile over 45 (7.5% di share) ma con buona presa anche sui millennial (5.5%), forse esasperati dalle polemiche di questi ultimi giorni. Che sia la fine della dittatura dell’ideologia “woke”?

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