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Vaccini, la Lega: «Stop obbligo per morbillo, rosolia e varicella ai minori. Siano solo raccomandati»

6 mesi fa 33
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Cancellare l'obbligatorietà dei vaccini. Ecco l'ultimo blitz estivo della Lega in chiave no vax: con un emendamento, sottoscritto dal leghista Claudio Borghi e proposto al decreto liste d'attesa al vaglio del Senato, si chiede di cancellare l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati.

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In particolare, che i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella non siano più obbligatori, ma solo «raccomandati», a differenza di quanto prevede oggi la legge del 2017. Altra richiesta è consentire che i bambini che non sono stati vaccinati per quelle malattie possano essere iscritti alle scuole per l'infanzia (comprese quelle private non paritarie). 

La proposta della Lega

La proposta sottoscritta da Borghi è uno dei 37 emendamenti presentati dalla Lega al provvedimento, che la commissione Affari sociali del Senato sta discutendo in prima lettura. Sempre riguardo ai vaccini dei minori, il testo apre alla possibilità che, oltre al medico di base e al pediatra (citati nell'attuale legge), «un medico specialista» possa attestare che c'è un «accertato pericolo per la salute» che giustifica la mancata vaccinazione o il suo rinvio, rispetto a vaccini come quello anti Haemophilus influenzae tipo b, contro il tetano, l'epatite B o anti pertosse. Infine, rispetto all'iscrizione alle scuole dell'infanzia di bambini non vaccinati, l'emendamento di Borghi di fatto propone di bypassare l'attuale obbligo richiesto alle famiglie (e definito per legge «requisito di accesso a scuola») di presentare la documentazione vaccinale, pena la non iscrizione dei figli, tranne esenzioni accertate e altri casi particolari. 

Per Maurizio Lupi, presidente di Noi moderati, quella proposta da Borghi è una sciocchezza. «Lo stop all’obbligo vaccinale per i bambini e’ una sciocchezza scientifica che avrebbe conseguenze pericolose e non fa parte del programma di governo che punta alla tutela dei minori e dei più fragili, sia in campo sanitario sia in quello economico e sociale».

«E’ responsabilità della politica rinnovare ogni giorno la fiducia nei confronti della ricerca medica: se oggi l’aspettativa di vita si e’ notevolmente allungata e’ perché la scienza ci ha messo a disposizione nuovi farmaci e nuove terapie. Mettere in dubbio la fiducia nella ricerca e’ da irresponsabili”, aggiunge Lupi.

E anche la ex ministra della Sanità Beatrice Lorenzin dice che è pura follia. «Purtroppo proposte del genere non hanno nulla di scientifico. Lisciano solo il pelo ai No Vax e minano la fiducia tra il cittadino e il medico. E questo è il problema». Lo dice all'Ansa l'ex ministro e madre della legge del 2017, Beatrice Lorenzin commentando l'emendamento a firma Borghi (Lega). La deputata dem sottolinea che «gli epidemiologi, chi lavora sul campo, dicono che non è questo il momento di ritornare al passato». «L'obbligo vaccinale ha funzionato e sta funzionando», ha aggiunto ricordando che la norma fu voluta «come strumento forte per il raggiungimento rapido dell'obiettivo di una copertura vaccinale del 95%».

Borghi: «Obbligo vaccinale porta con sé diffidenza»

«L'obbligo vaccinale porta con sé il rifiuto. Lo abbiamo visto dopo le imposizioni dei vaccini contro il Covid: molti vaccini che venivano dati per scontati e sicuri ora sono visti con diffidenza». Il senatore della Lega Claudio Borghi, interpellato dall'ANSA, spiega così la ratio del suo emendamento al decreto liste d'attesa per cancellare l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati. E su X aggiunge: «Dato che conosco il giochino preciso che l'emendamento è mio. Su questi temi ci sia libertà di scelta sia per chi è a favore sia per i contrari». "È da sempre una mia battaglia, che porto avanti per la libertà vaccinale. Non significa essere 'no vax' ma essere 'no obbligo'. Se fossi stato no vax avrei proposto di abolire i vaccini, invece chiedo di renderli raccomandati - aggiunge il leghista -. L'emendamento credo che verrà discusso nei prossimi giorni in commissione. Ora vedremo chi vuole condividerlo, vedremo che idea ha il partito di maggioranza relativa (FdI, ndr), che in tanti casi ha condiviso le mie preoccupazioni, ad esempio sul piano pandemico». Borghi rimarca che «tutti sono liberi di pensarla come vogliono, ma una consistente letteratura scientifica indica che l'obbligo fa calare la copertura vaccinale: c'è un motivo perché in tutta Europa solo noi e la Francia abbiamo l'obbligo». 

Burioni avverte: «Obbligo ha avuto effetto positivo»

«La nuova legge sembra funzionare», scriveva il virologo Roberto Burioni con gli igienisti Anna Odone e Carlo Signorelli in un intervento pubblicato su 'Nature', sezione 'Correspondence', il 21 febbraio 2018. I 3 autori si riferivano alla legge Lorenzin che aveva da poco reso obbligatorie 10 vaccinazioni in età pediatrica. «I dati preliminari mostrano che quasi un terzo dei bambini precedentemente non vaccinati nati nel periodo 2011-2015 sono stati ora immunizzati», riferivano gli esperti, richiamando un editoriale apparso su 'The Lancet Infectious Diseases' a firma di Signorelli e altri. Oggi, mentre il senatore leghista Claudio Borghi vorrebbe abolire la normativa del 2017, Burioni affida il suo commento al quella lettera a Nature. Contattato dall'Adnkronos Salute, il docente di Microbiologia e Virologia all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano precisa: «Non voglio assolutamente entrare in polemica con Borghi. Tuttavia - ricorda - io, insieme a due colleghi, ho pubblicato un lavoro su Nature che illustra l'effetto (positivo) dell'obbligo vaccinale in Italia». Fotografava la situazione «prima del Covid che ha sconvolto tutto, purtroppo». 

Quali sono i vaccini obbligatori oggi?

Burioni, Odone e Signorelli cominciavano con l'inquadrare il contesto in cui la legge Lorenzin si inseriva, aggiungendo ai 4 vaccini già obbligatori (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) anche quelli anti pertosse, Haemophilus influenzae tipo b, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Prima del 2017, spiegavano, «la copertura vaccinale in Italia era diminuita in modo allarmante negli ultimi 5 anni»: per esempio c'era stato «un calo del 5,3% nel 2011-2015 per il vaccino contro il morbillo», tanto che «l'Italia si è classificata al sesto posto a livello mondiale per casi di morbillo nel 2017 (ne aveva 1.620)". E' così che «la vaccinazione è stata rapidamente resa obbligatoria». Non che ci fosse altra scelta, precisavano gli autori. «I progetti pilota della Regione Veneto - osservavano - hanno dimostrato che strategie alternative non erano realizzabili». Quei «programmi hanno sospeso le vaccinazioni precedentemente obbligatorie e hanno investito nell'educazione sanitaria per promuovere la vaccinazione volontaria. Ciò ha comportato, ad esempio, un calo della copertura vaccinale antipolio nel 2006-2016 del 5,2% in Veneto, rispetto al 3,3% a livello nazionale». Nessuna alternativa all'obbligo, dunque, per risollevare le coperture. Gli autori citavano un altro paio di dati preliminari post-legge Lorenzin: «La diffusione del vaccino antipolio e anti-morbillo è aumentata rispettivamente dell'1% e del 2,9%, e anche di più in regioni selezionate». Effetto (pre-Covid) di una normativa che Borghi vorrebbe cancellare, con uno dei due emendamenti presentati al Ddl sulle liste d'attesa. L'altro riguarda il consenso per l'alimentazione del Fascicolo sanitario elettronico.

Petizione contro l'abolizione dei vaccini obbligatori

L'emendamento è stato presentato mentre su Change.org è partita una petizione a favore dell'obbligatorietà per ribadire che "non è il momento di abolire la legge sull'obbligo vaccinale". A lanciarla sul web è il pediatra Rocco Russo dopo le polemiche per le presentazione dal parte del senatore della Lega, Claudio Borghi, di un emendamento al Ddl sulle liste d'attesa che prevede l'abolizione dell'obbligo vaccinale previsto dalla legge Lorenzin.

«La Legge sull'obbligo vaccinale per l'accesso a scuola, con tutte le criticità del caso, si è dimostrata un valido strumento per aumentare gli specifici livelli di coperture vaccinali», ribadisce la petizione che lanciata oggi la petizione ha raccolta oltre 340 firme. Per quanto riguarda il morbillo, «prima della introduzione della stessa Legge, i livelli di copertura vaccinale, entro i 24 mesi, per la coorte del 2014 risultavano essere 87,21%, mentre attualmente, entro i 24 mesi, per la coorte 2020 risultano essere del 94,38% (ciò significa che sul nostro territorio ci sono ancora 22.755 bambini entro i 24 mesi che non risultano essere protetti contro il morbillo) - si legge nella petizione - Se andiamo ad analizzare il dato di copertura vaccinale nella fascia di età 5-6 anni (coorte di nascita 2015) abbiamo sul nostro territorio circa più di 73.000 bambini che non risultano essere adeguatamente protetti con una o due dosi di vaccino contro il morbillo. Se andiamo ad analizzare il dato di copertura vaccinale nella fascia di età 18 anni (coorte 2004), lo stesso risulta essere ancora più allarmante in quanto sul nostro territorio risultano essere presenti più di 37.000 diciottenni che non hanno effettuato la prima dose di morbillo e più di 67.000 che non hanno effettuato la seconda dose di morbillo». «Ovviamente con questi dati, non ci meraviglia affatto l'attuale quadro epidemiologico del nostro Paese dal quale emerge che nel solo periodo dal primo gennaio 2024 al 31 maggio 2024 risultano essere stati notificati 556 casi di morbillo - conclude il documento - Da quanto sopra esposto, considerato quanto riportato nella stessa legge, appare evidente che non risultano essere assolutamente soddisfatti i criteri per la valutazione triennale dei dati epidemiologi e delle coperture vaccinali, finalizzati alla eliminazione dello stesso obbligo vaccinale».

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