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“Variazioni in g”, mostra personale di Giovanni Bergadano alla Galleria La Rocca

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Dal 24 gennaio al 7 febbraio 2025 "Variazioni in G", la personale di Giovanni Bergadano alla Galleria La Rocca di Torino verrà inaugurata venerdì 24 gennaio alle 17. Questa mostra celebra la fusione tra tradizione e modernità, esplorando l’arte attraverso una serie di grafiche digitali ispirate alla Fiaccola La Guarini.

La Guarini nasce dalla collaborazione con Il Comitato Organizzatore dei XXXII FISU World University Games Winter Torino 2025 il quale ha affidato agli studenti del corso di studi in Design del Politecnico di Torino la realizzazione del concept della torcia di Torino 2025.

Giovanni Bergadano, Gianluca Basile e Matteo Bizzarri, guidati dai professori Luigi Bistagnino, Cristian Campagnaro e Alessandro Campanella l’hanno realizzata ispirandosi alla celebre cupola della Cappella della Sindone del Duomo di Torino progettata dall’architetto Guarino Guarini, capolavoro barocco che si distingue per la sua geometria complessa: una struttura di esagoni concentrici che si innalzano verso il cielo in sei livelli, creando un effetto visivo di movimento e ascensione.

Questi elementi architettonici sono stati reinterpretati da Giovanni Bergadano nella collezione di dodici grafiche digitali “Variazioni in G” attraverso pattern che ne rievocano le forme e le ripetizioni in modo contemporaneo e innovativo.

I colori utilizzati nelle grafiche — azzurro, giallo, nero, verde e rosso — richiamano quelli delle Universiadi e delle Olimpiadi. Particolare attenzione è dedicata all’azzurro, che simboleggia l’acqua e il ghiaccio, elementi iconici dei giochi invernali. La scelta di utilizzare il digitale come mezzo espressivo riflette il desiderio di dimostrare che, anche con i sofisticati strumenti tecnologici di oggi è possibile creare opere che dialogano con il passato e lo reinterpretano.

Queste grafiche sono un esempio di come l’arte possa evolversi, mantenendo un legame con la tradizione ma aprendosi a nuovi linguaggi visivi. La collezione rappresenta, quindi, un viaggio tra passato e presente, dove le geometrie della cupola di Guarini trovano nuova vita attraverso il design digitale.

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