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Verso la ‘Food Academy’: cosa c'è nel futuro dell’ex ospedale Mauriziano di Lanzo Torinese

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TorinoToday

Redazione 24 febbraio 2025 14:07

Giovedì 20 febbraio l’assessore regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale ha incontrato gli amministratori locali dei comuni di Lanzo Torinese e Ceres. Al mattino l’Assessore accompagnato dall’assessore del comune di Lanzo Ernestina Assalto e da altri amministratori locali ha effettuato il sopralluogo all’ex ospedale Mauriziano. L’investimento per il progetto di riqualificazione del Lotto A della struttura è stato quantificato in un milione 160mila euro, di questi, un milione è stato finanziato con contributo della Regione Piemonte attraverso un accordo di programma siglato nell’ottobre dello scorso anno a Torino.

La struttura per le sue caratteristiche e per l'ottimo collegamento con Torino (stradale e ferroviario) si candida ad ospitare la Food Academy regionale e un sistema articolato di spazi dedicati alla formazione e al perfezionamento di giovani e adulti nei settori della gastronomia, della ristorazione e della pasticceria. Una progettualità che ben si innesta con le tradizioni del territorio per produzione di formaggi e di salumi, pasta fresca, grissini, pasticceria secca (torcetti, paste di meliga).

Le destinazioni ipotizzate sono: spazio didattico - food Academy; spazio formativo di praticità con utilizzo prodotti locali a "km. O" - "La porta delle Valli di Lanzo" con annessa degustazione dimostrativa e intrattenimento; spazio biblio-Teca espositiva, sala multimediale-eventi, spazio espositivo in movimento e coworking; attività formativa di tipo agroalimentare e di specializzazione su "scienza gastronomica" con stage dimostrativi a cura di produttori locali; servizi igienici ad ogni livello con annessi spogliatoi per il personale e addetti; locali tecnici; caveau dei prodotti tipici; area di accoglienza - giardino sensoriale; orto botanico, spazio outdoor.

"Siamo grati all’Assessore Vignale per la vicinanza e l'attenzione – dichiara l’Assessore del Comune di Lanzo Ernestina Assalto -. Il progetto di recupero dell'ex Mauriziano, grazie all'accordo di programma con la Regione, potrà aprire un nuovo capitolo: quello che vede un inizio di restituzione alla fruibilità dell'immobile. Cominceremo con un primo lotto in cui verrà collocato un’iniziale nucleo della biblioteca e spazi che potranno rispondere a più esigenze formative e che saranno messi a disposizione degli operatori locali per l'insegnamento dei mestieri tipici della montagna. Spazi che, grazie all'interesse manifestato dal CNA, potranno anche essere fruiti per formare gli artigiani dei vari settori. Con il recupero degli altri piani, gli spazi formativi avranno un incremento di destinazioni e di fruitori che vedrà il coinvolgimento di Engimne e Unito. La visita di oggi conferma la sua attenzione per il nostro territorio, per il suo sviluppo e per il suo futuro. Vedere significa conoscere non soltanto attraverso una narrazione. L'attenzione che serve ai nostri territori è questa: si chiama condivisione".

Cenni storici ex Ospedale Mauriziano di Lanzo Torinese

L'ospedale di Lanzo Torinese ha radici che affondano nel Basso Medio Evo, quando l'assistenza agli infermi cominciò a essere prestata dai confratelli disciplinati di Santa Croce, dapprima a domicilio, poi in una piccola infermeria destinata ad ospitare sia viandanti e pellegrini sia ammalati di Lanzo e del suo territorio. L'operosità di questo primitivo ospedale si estinse alla fine del 600. Nell'agosto del 1760 il conte Giuseppe Ottaviano Cacherano Osasco della Rocca marchese di Lanzo, intenzionato a dotare il paese di un ospedale, acquistò dalle sorelle Caroccio un corpo di casa in Contrada del Borgo e presentò al Consiglio della Sacra Religione ed Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro di Torino il progetto per l'istituzione di un nosocomio. L'Ordine Mauriziano il 23 marzo 1769 concesse l'approvazione e l'8 aprile 1769 confermò la fondazione dell'ospedale, per il funzionamento del quale il conte Cacherano non solo donò l'edificio con le suppellettili necessarie, ma provvide anche alla copertura annua della spesa. Nel 1806, in seguito all'occupazione francese, l'ospedale, così come l'Ospedale Maggiore di Torino dell'Ordine Mauriziano, venne chiuso, e chiuso rimase fino al 1820, quando ricominciò a funzionare a pieno regime. Intanto però la costruzione originaria versava in un notevole stato di degrado, per cui l'Ordine Mauriziano decise di dare l'avvio ad una nuova costruzione. Nel 1847 Re Carlo Alberto ordinò l'erezione di un più ampio fabbricato per il fabbisogno di 24 letti sulla stessa area su cui sorgeva quello vecchio, il tutto a spese dell'Ordine Mauriziano, di ciò venne incaricato l'architetto Carlo Mosca. La nuova costruzione fu consegnata all'Ordine e inaugurata solennemente il 5 settembre 1854 con l'orazione ufficiale del teologo Federico Albèrt. Negli anni Cinquanta del secolo XX si fecero però sentire le carenze strutturali dell'Ospedale, vecchio di 100 anni, cui era impedito, per la sua posizione nel contesto urbano, ogni ampliamento o ricostruzione. Per questi motivi nell'aprile 1960 il Consiglio dell'Ordine stabilì di acquistare del terreno in zona Oviglia per destinarlo all'insediamento di un nuovo ospedale che, costruito su progetto degli architetti Ceresa Morelli, venne consegnato all'amministrazione dell'Ordine il 10 febbraio 1981.

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