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Video intimo di una dipendente della As Roma, la Figc apre un’inchiesta. La società: fatti strumentalizzati

9 mesi fa 8
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La Procura della Figc apre un procedimento in merito ai comportamenti di alcuni tesserati della Roma che hanno portato al licenziamento di una donna e un uomo uniti da una relazione, a cui un calciatore della squadra Primavera aveva rubato un video intimo, poi condiviso con compagni e staff del club giallorosso. Già in corso gli interrogatori e le acquisizioni degli atti.

I fatti risalirebbero allo scorso autunno, quando un giovane calciatore che ha sottratto il telefono alla ragazza (una trentenne impiegata della As Roma) diffondendo poi un video che ritraeva la giovane in intimità con il suo fidanzato. Le immagini sarebbero diventate virali tra giocatori e dipendenti del club guidato dalla Ceo greca Lina Souloukou. La società, di fronte all'episodio, ha poi deciso per il licenziamento della donna.

La dipendente si sarebbe rivolta a un avvocato per contestare il licenziamento ed eventualmente chiedere un risarcimento danni. Nessun provvedimento - sempre secondo quanto riferisce il quotidiano - sarebbe stato preso dal club nei confronti del giovane calciatore.

As Roma in una nota afferma che non c’è stata alcuna discriminazione e che i fatti sono stati strumentalizzati: «Il provvedimento della Società ha riguardato contestualmente ( lo stesso giorno e alla stessa ora) anche il ragazzo coinvolto nei fatti. È peraltro purtroppo vero che nel video emergeva la sussistenza di una trattativa privata riguardante corsie preferenziali lavorative. L'AS Roma comunica che intende fermamente tutelarsi a difesa dei propri interessi, in tutte le sedi competenti, al fine di proteggersi da attacchi gravi e spregiudicati, ristabilendo la verità oggettiva dei fatti».

«La Società, nel ribadire la correttezza del proprio operato, intende evidenziare alcuni fatti rilevanti di cui è venuta a conoscenza nel novembre 2023, che hanno determinato la decisione aziendale assunta: il licenziamento è la conseguenza di una circostanza che, oltre ad essere contraria al Codice Etico della Società, e ad aver riguardato indistintamente entrambe le persone che hanno registrato il video, ha oggettivamente determinato l'impossibilità di proseguire il rapporto lavorativo con il Club, anche alla luce delle mansioni svolte da entrambi che richiedevano un coordinamento diretto con i minorenni».

«Una vicenda - sottolinea la società giallorossa - in realtà risalente nel tempo, che ha riguardato due dipendenti (un uomo e una donna) e un tesserato del Club, l'AS Roma, ravvisato il tono diffamatorio della campagna scaturita, ritiene che sia in atto un chiaro tentativo di attaccare e destabilizzare la Società e il suo Gruppo in un momento cruciale della stagione sportiva».

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