E' da rifare il concorso ordinario Pnrr per docenti di laboratorio nelle scuole secondarie delle regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Umbria. Lo ha stabilito il Tar di Ancona, accogliendo il ricorso proposto da un gruppo di concorrenti difesi dall'avvocato Gaetano Liberoti.
Il Tribunale amministrativo ha infatti rilevato la violazione dell'anonimato nell'espletamento della prova pratica, in quanto ai candidati era stato richiesto di apporre il proprio nome e cognome sui fogli utilizzati per la soluzione dei quesiti.
Il concorso, bandito a livello nazionale per immettere in ruolo circa 20mila docenti, è stato strutturato a livello interregionale e le relative procedure sono state gestite, nel caso di specie, dall'Ufficio scolastico regionale delle Marche, che ha nominato la commissione addetta alla valutazione dei candidati. Nell'elaborare le tipologie di prove, la commissione ha deciso di far svolgere la prova pratica agli aspiranti docenti della classe B022 (Laboratori di tecnologie e tecniche delle comunicazioni multimediali) in modalità scritta, nel qual caso, ha rilevato il Tar, non c'era ragione per discostarsi dal rispetto del principio di anonimato. "Quando una prova pratica viene strutturata in forma scritta - commenta l'avvocato Liperoti - occorre rispettare la regola generale del suo svolgimento in forma anonima, non essendoci alcun valido motivo per cui chi corregge la prova debba conoscere il nome del suo autore, così da mettere a rischio la credibilità e la trasparenza del concorso". In esecuzione della sentenza, il ministero dell'Istruzione dovrà ora far ripetere la prova pratica e, successivamente, ripetere le prove orali e approvare una nuova graduatoria di vincitori, che avrà effetto a partire dal prossimo anno scolastico.
Il ministero dell'Istruzione, da parte sua, precisa che il concorso interessato dalla sentenza del Tar delle Marche si riferisce ad una classe di concorso per insegnante tecnico pratico (A022) per un totale di 60 posti (Abruzzo 2, Emilia-Romagna 27, Marche 8, Puglia 14, Umbria 9). I candidati che hanno superato la prova scritta sono stati 174 e al 13 febbraio risultano a fascicolo 50 assunzioni in ruolo. Il rifacimento della prova pratica e dell'orale interesserà quindi i 174 candidati che hanno superato la prova scritta, senza alcuna ripercussione sulle immissioni in ruolo già effettuate per l'anno scolastico 2024/2025 e sul complesso delle procedure Pnrr.
Gli esponenti M5S in commissione Istruzione alla Camera tuttavia attaccano: "Chi pagherà per questo disastro? Chiediamo al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara di venire in commissione e fare immediata chiarezza, individuando le responsabilità di questa situazione inaccettabile". Il responsabile scuola di Sinistra Italiana, Giuseppe Buondonno, parla di 'errore è grossolano' e l'aspetto peggiore, osserva, "è che si dovranno ripetere prove di un concorso iniziato ben un anno e mezzo fa". Di "ennesimo pasticcio" parla anche Elisabetta Piccolotti (Avs), secondo la quale il ministro Valditara deve ora fornire spiegazioni.
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