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Virzì a Torino: “Via da questo cinema, è indecente”. Il proprietario: “Lo denuncio, mi ha aggredito”

6 mesi fa 7
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«Credo che abbiate diritto al rimborso del biglietto. Magari ve lo vengo a ripresentare un’altra volta, perché sono stupito che a Torino possano proiettare in modo così scadente. Scusate davvero tanto». Paolo Virzì show martedì sera al cinema Ambrosio di Torino alla fine della proiezione di “Un altro Ferragosto”, presentato dal regista livornese con gli attori Anna Ferraioli Ravel e Vinicio Marchioni nella sala Uno del locale di corso Vittorio Emanuele 52.

Torino, Virzì al cinema Ambrosio si scusa col pubblico e discute col titolare della sala

Una serata cominciata alle 20,30 con il saluto al pubblico davanti al grande schermo del locale di fronte a 128 spettatori e con Paolo Manera direttore di Film Commission in qualità di moderatore, proseguita con la cena nel ristorante di via Rattazzi «Guarini» e infine con il ritorno in sala a una ventina di minuti dalla fine del film. E proprio alle 22 è cominciato lo show dell’autore infastidito in un primo tempo dal volume e in seguito dal vetro sporco della camera di proiezione. Uscendo dal cinema particolarmente nervoso, l’ex direttore del Torino Film Festival ha poi vergato con un pennarello sulla locandina un j’accuse al vetriolo: «Scusate tanto, evitate di venirlo a vedere qui», invitando gli spettatori ad andare invece a vederlo al Massimo secondo le indicazioni di un suo fan un po’ distratto considerando che «Un altro Ferragosto» nella multisala del Museo del Cinema non è in programmazione.

Il proprietario: pronto a denunciare

Sdegnato l’esercente Sergio Troiano, proprietario dello storico locale vicino a Porta Nuova: «Quanto è successo martedì sera è a dir poco spiacevole, ora se ne occuperanno i miei legali. Da noi “Un altro Ferragosto” non è neanche più in programmazione in quanto Virzì ha invitato la casa di distribuzione 01 a togliermi il film. Un comportamento inaccettabile. Mi è venuto anche addosso fisicamente: io non ho accettato la rissa perché sono un signore, non frequento certe spiagge a Ferragosto. Credo che il regista fosse un po’ alterato per problemi suoi. Ha detto che c'era un vetro sporco: ma un vetro sporco su un fascio di luce da 35 metri e seimila watt non incide, e poi come può essere sporco un vetro che non tocca nessuno?». «Negli ultimi mesi - sottolinea Troiano - abbiamo ospitato sempre in sala Uno autori come Matteo Garrone qui a presentare “Io Capitano”, Paola Cortellesi con “Un altro domani”, Antonio Albanese per “Cento domeniche” e Pietro Castellitto con il suo “Enea” e nessuno si è mai lamentato».

Fra gli ospiti dell’Ambrosio negli ultimi tempi, fra l’altro, da segnalare l’ex consorte del regista Micaela Ramazzotti che aveva scelto proprio l’Ambrosio per presentare il suo esordio dietro la macchina da presa “Felicità” ed era rimasta entusiasta della serata.

No comment da Virzì

Ieri Virzì era nella sua Livorno e poi a Firenze non ha commentato ulteriormente l’accaduto, oggi conclude tra Udine e Pordenone il tour di accompagnamento al film cominciato la scorsa settimana. Seguito del successo datato 1996 “Ferie d’agosto”, “Un altro Ferragosto” riporta sullo schermo le famiglie Molino e Mazzalupi che a distanza di anni si ritrovano per una vacanza da vicini di casa a Ventotene. L’antipatia di un tempo è rimasta tale.

Ora “Un altro Ferragosto” è in cartellone a Torino al Massaua, all’Ideal, al Reposi e nei multiplex The Space e Uci Cinemas Lingotto. Uscito giovedì scorso, la commedia a livello nazionale si accinge a superare il milione di euro d’incasso.

«Un altro Ferragosto è un bilancio sul tempo che passa su queste due famiglie in cui non arriva certo la maturità, casomai diventano più fragili ed è anche una riflessione su me stesso» aveva detto Virzì presentando il film.

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