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Una tregua nei cieli e nel mare come primo passo verso un accordo più ampio con la Russia. È la proposta con cui Zelensky spera di convincere Donald Trump a riprendere il sostegno americano a Kiev e che una delegazione ucraina presenterà all'incontro con gli americani a Riad, il primo dopo il fallimentare vertice nello Studio Ovale. Una proposta che Washington ha già definito “promettente”. Pur avvertendo che «l'Ucraina dovrà fare concessioni sui territori che la Russia ha preso dal 2014 come parte di qualsiasi accordo per porre fine alla guerra».
Il presidente ucraino è arrivato a Gedda e ha incontrato Mohammed bin Salman, dopo aver disertato tre settimane fa una visita che coincideva con la ripresa del dialogo tra Usa e Russia ospitato proprio dall'Arabia Saudita del principe ereditario. Ora, mentre il disgelo tra Washington e Mosca prosegue, seppure con trattative "lunghe e difficili”, e dopo la batosta ricevuta alla Casa Bianca, il leader ucraino prova a riavere dagli Stati Uniti gli aiuti militari e la vitale condivisione dell'intelligence, mostrando a Trump una reale volontà di arrivare a un accordo con Mosca e alla pace.
Il presidente Usa ha già detto di aspettarsi «buoni risultati» dai colloqui di Riad, evocando una possibile revoca dello stop alle informazioni di intelligence: «Ci siamo quasi», ha dichiarato Trump, ma l'Ucraina deve mostrarsi «seria» nelle trattative di pace perché «non ha le carte», ha insistito, ripetendo la frase pronunciata a muso duro a Zelensky nel fallimentare incontro di Washington. Attorno al tavolo di Riad, siederanno dunque i loro rappresentanti: il segretario di Stato Marco Rubio e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz per gli americani; il capo dell'ufficio presidenziale Andriy Yermak, i ministri degli Esteri e della Difesa, Andriy Sybiga e Rustem Umerov, per la parte ucraina.
Sul tavolo resta inoltre l'accordo sui minerali ucraini, naufragato nello scontro dello Studio Ovale: i segnali sono «positivi» e l'intesa potrebbe essere raggiunta questa settimana, ha detto a Fox l'inviato di Trump Steve Witkoff, forse già a Riad secondo fonti ucraine.
In Arabia Saudita non è previsto un nuovo round di colloqui tra Russia e Usa, ha precisato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov smentendo un'informazione della Cnn in tal senso.
Per approfondire:
Kiev, incontro Zelensky-Bin Salman molto positivo
Volodymyr Zelensky e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman hanno avuto un "incontro molto positivo" lunedì, ha affermato Dmytro Lytvyn, consigliere presidenziale ucraino. Lo riporta la Cnn, aggiungendo che i dettagli dei colloqui non sono ancora stati resi noti. Zelensky è in Arabia Saudita in vista dei colloqui tra una delegazione ucraina e funzionari statunitensi sulla guerra con la Russia. Zelensky non sarà presente all'incontro, ma ha affermato che la pace è un "obiettivo comune" della discussione.
Droni russi su Odessa: edifici in fiamme. Attacchi anche a Kiev
Massiccio attacco di droni russi su Odessa. Lo scrive RBC-Ucraina citando il capo della regione di Odessa, Oleg Kiper. A seguito dell'attacco russo si sono registrati incendi in diversi edifici della città. "Il nemico ha nuovamente attaccato in modo massiccio Odessa con droni d'attacco. Come risultato dell'attacco, un edificio residenziale privato, un magazzino di giocattoli per bambini e un serbatoio di carburante hanno preso fuoco", ha scritto Kiper su Telegram. I media ucraini riferiscono anche di esplosioni udite nella capitale Kiev. "Le forze di difesa aerea stanno operando nella capitale mentre è in corso un attacco di droni nemici", ha scritto su Telegram l'Amministrazione militare della città. "Le forze di difesa aerea stanno lavorando per eliminare la minaccia nei cieli di Kiev", ha aggiunto il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko.