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Zelensky: 'Pericoloso escluderci dai negoziati di pace'

2 ore fa 1
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 Il dialogo tra Washington e Mosca sul conflitto in Ucraina, "già in corso" come ha detto il presidente Donald Trump, sembra preoccupare il leader ucraino Volodymyr Zelensky, che ha avvertito che sarebbe "molto pericoloso" proseguire i colloqui senza il coinvolgimento di Kiev. "Possono avere le loro relazioni, ma parlare dell'Ucraina senza di noi è pericoloso per tutti", ha sottolineato il presidente in una lunga intervista concessa all'americana Associated Press, scelta forse per far arrivare il più chiaramente possibile il suo messaggio proprio all'inquilino della Casa Bianca.


Zelensky ha aggiunto che il primo passo per l'Ucraina è tenere un incontro di alto livello con il presidente Usa, in modo che Kiev e Washington possano sviluppare i propri piani per un cessate il fuoco, tema discusso per ora "solo in termini generali", ha sottolineato Zelensky. Quindi le parti potranno passare alle discussioni che coinvolgono la Russia. "Credo che prima di tutto dobbiamo tenere un incontro" con Trump, che "è tra l'altro qualcosa che tutti in Europa vogliono", ha detto Zelensky. E solo successivamente "dovremmo passare a una sorta di formato di conversazione con i russi". "Vorrei vedere gli Stati Uniti, l'Ucraina e i russi al tavolo delle trattative. E ad essere onesti dovrebbe esserci anche una voce dell'Ue: penso che sarebbe giusto, efficace".


L'adesione dell'Ucraina alla Nato, vero incubo per Vladimir Putin, "sarebbe la garanzia più economica possibile" per gli alleati occidentali della sicurezza del Paese, che offrirebbe all'Alleanza "un esercito di 800.000 uomini". "Sarebbe un segnale chiaro che non sta alla Russia decidere chi dovrebbe essere nella Nato e chi no, ma dovrebbe stare agli Stati Uniti", ha ribadito Zelensky.
Nelle stesse ore, l'inviato speciale di Trump per l'Ucraina, il generale in pensione Keith Kellogg, tornava a far sentire la propria voce: "Sia Kiev che Mosca dovranno concedere qualcosa", ha detto. Il giorno prima aveva incalzato Zelensky, pur non nominandolo direttamente, sottolineando che per gli Usa le elezioni in Ucraina "sono necessarie", che le consultazioni elettorali "si tengono anche in tempo di guerra e sono una buona cosa per la democrazia", lasciando poi intendere che Zelensky non dovrebbe essere l'unico candidato in lizza. Kellogg oggi ha rivelato che il leader ucraino si sarebbe già detto pronto a concessioni sul territorio e che Putin "dovrà ammorbidire le sue posizioni" di conseguenza.


Intanto però si continua a morire: è raddoppiato il numero dei morti nel bombardamento su Poltava di sabato, saliti a 14, tra cui anche due bambini. Nel raid è stato distrutto un condominio di cinque piani e le operazioni di soccorso "proseguono", riferiscono le autorità. Mentre Mosca e Kiev si rimpallano le responsabilità sul raid contro una scuola che ospitava civili nella cittadina di Sudzha, nella regione russa di Kursk ma sotto controllo ucraino. Il bilancio provvisorio è di altri 4 civili uccisi. 

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