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Zelensky: 'Serve una pressione forte sulla Russia'. Mosca: 'Elicottero con Putin bersaglio di droni ucraini nel Kursk'

1 settimana fa 4
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Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha chiesto stamani di fare pressione sulla Russia per costringerla a cessare i suoi attacchi e la guerra in Ucraina, dopo una nuova ondata di bombardamenti notturni che ha fatto almeno 12 morti nel paese. "Senza una pressione veramente forte sui dirigenti russi, questa brutalità non può essere fermata. Le sanzioni certamente aiuterebbero", ha detto il presidente sui social, domandando agli Stati Uniti, ai paesi europei e a "tutti quelli che cercano la pace" di dare prova di "determinazione" per spingere Vladimir Putin a "terminare la guerra". 

"Gli attacchi di ieri sera dimostrano ancora una volta la determinazione della Russia a causare ulteriori sofferenze e ad annientare l'Ucraina. E' devastante vedere bambini tra le vittime innocenti ferite e uccise. I miei pensieri oggi sono rivolti alle famiglie. Abbiamo bisogno della più forte pressione internazionale sulla Russia affinché fermi questa guerra". Così l'Alto Rappresentate Ue, Kaja Kallas, su X, dopo il massiccio attacco russo.

Nella "notte i russi hanno lanciato circa 300 droni d'attacco, per lo più "Shahed", e quasi 70 missili balistici di vario tipo - ha scritto su Telegram Zelensky -. Gli obiettivi erano Kiev e la regione, le regioni di Zhytomyr, Khmelnytskyi, Ternopil, Chernihiv, Sumy, Odessa, Poltava, Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Kharkiv e Cherkasy. Attacchi deliberati alle città. Edifici residenziali ordinari sono stati distrutti e danneggiati. A Kiev sono stati danneggiati i dormitori della facoltà di storia. Ci sono attacchi alle imprese. Purtroppo ci sono dei decessi, anche tra i bambini. Le mie condoglianze".

E' di 12 persone uccise e altre 60 ferite "il più pesante attacco russo sull'Ucraina dall'inizio della guerra", ha affermato il ministro degli Interni ucraino, Ihor Klymenko, su Telegram, ripreso dai media ucraini.
Tredici regioni sono state sotto attacco russo: le città di Kyiv, Zhytomyr, Khmelnytskyi, Ternopil, Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Odessa, Kharkiv, Chernihiv, Cherkasy, Sumy e Poltava. Sono stati danneggiati più di 80 edifici residenziali. Ventisette gli incendi.

L'aviazione dell'Ucraina dichiara di aver abbattuto nella notte 45 missili russi e 266 droni d'attacco. In un comunicato pubblicato su Telegram, riferisce che il paese ha subito un attacco di 69 missili e 298 droni, che hanno colpito la maggior parte delle regioni del paese. "Attacchi aerei nemici sono stati segnalati in 22 siti - precisa l'aviazione -, e la caduta di frammenti e di droni abbattuti in 15 siti".

Mosca, elicottero con Putin bersaglio di droni ucraini nel Kursk

 L'elicottero su cui il presidente russo ha compiuto la sua recente visita il 20 aprile nella regione del Kursk sarebbe stata "bersaglio" di un "massiccio attacco di droni" ucraini, che è stato respinto, secondo quanto ha afferma in Tv il comandante della forza di difesa aerea russa, citato dall'agenzia ufficiale Tass.
L'elicottero di Putin "è stato di fatto al centro del respingimento di un attacco su larga scala da parte di droni nemici. L'intensità dell'attacco durante il volo con il Comandante in Capo sul territorio della regione di Kursk è aumentata significativamente. Pertanto, abbiamo dovuto simultaneamente condurre una battaglia di difesa aerea e garantire la sicurezza del volo dell'elicottero presidenziale", ha dichiarato il comandante della divisione di difesa aerea, Yuri Dashkin, in un'intervista trasmessa dal canale televisivo Rossiya-24.
In occasione della visita, Putin ha incontrato combattenti e volontari e ha parlato con sindaci e col governatore Aleksandr Khinshtein della regione che lo scorso agosto fu invasa parzialmente da truppe ucraine e che Mosca afferma essere stata, grazie anche all'apporto di truppe nordcoreane, completamente "riconquistata" il 26 aprile scorso. 

Completato scambio prigionieri Mosca-Kiev, 303 per parte

L'ultima tranche di 303 prigionieri russi e altrettanti ucraini liberati sono stati scambiati fra Mosca e Kiev, concludendo cosi'l l'accordo per lo scambio di 1.000 per parte, raggiunto nei giorni scorsi. Lo rende noto la Tass. "303 difensori ucraini in casa. È stata completata la terza parte dello scambio 1000x1000 concordato in Turchia. Oggi tornano i soldati del nostro esercito, della Guardia Nazionale, del Servizio di Frontiera dello Stato e del Servizio di Trasporto Speciale dello Stato. Grazie al team che ha lavorato senza sosta per aiutare con successo questo scambio. Torneremo sicuramente indietro con ogni singola persona dalla prigionia russa!". Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky conferma su Telegram l'avvenuto scambio di prigionieri con la Russia.

Una decina di droni ucraini diretti a Mosca abbattuti dai russi

Le unità di difesa aerea russe hanno abbattuto stanotte una decina di droni diretti su Mosca, secondo il sindaco Sergey Sobyanin citato dai media locali. Restrizioni sono state imposte e poi revocate negli aeroporti della capitale russa Domodedovo e Zhukovsky, nonché in quello di Kaluga. Anche la base aerea di Migalovo nella regione russa di Tver è stata attaccata stanotte da droni ucraini, secondo i media locali. Le autorità regionali hanno affermato che otto velivoli senza pilota sono stati abbattuti nella zona.

Tass, Istanbul la sede più probabile per nuovi colloqui

 Istanbul è al momento la sede più probabile per il secondo round di colloqui diretti tra Russia e Ucraina: lo ha dichiarato una fonte all'agenzia di stampa russa Tass. "Il Vaticano non diventerà sicuramente una sede dell'incontro per una serie di motivi, tra cui quelli logistici. Istanbul è l'opzione più probabile al momento. I dettagli saranno annunciati a breve", ha affermato la fonte all'agenzia di stato russa.

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