Il sesto e più importante dei 32 esemplari costruiti di Ferrari 250 LM carrozzato Scaglietti è passato di mano all'asta organizzata da Rm Sotheby's nella settimana di Retromobile Paris alla ragguardevole cifra di 34,88 milioni di euro, tasse escluse. L'evento si è svolto nelle Sale del Carrousel nel Palazzo del Louvre.
In particolare la Ferrari 250 LM Scaglietti - che è in perfette condizioni perché nelle mani dal 1970 dello stesso proprietario - apparteneva all'Indianapolis Motor Speedway (IMS) Museum che l'aveva acquistata da Chinetti Motors pochi mesi dopo la sua partecipazione alla 24 Ore di Daytona nel febbraio 1970.
Il valore di questo gioiello del Cavallino è dato anche dal fatto di essere la vincitrice assoluta (la sesta consecutiva) della 24 Ore di Le Mans del 1965, guidata dai piloti Masten Gregory e Jochen Rindt per conto del North American Racing Team (NART).
Esposta da Luigi Chinetti - nato a Jerago con Orago in provincia di Varese fu uno degli artefici del successo di Ferrari negli Stati Uniti dopo aver lavorato in Francia per Alfa Romeo anche come pilota - al New York Automobile Show del 1967, l'auto conserva il motore e il cambio con numeri corrispondenti.
Trasferitosi negli Stati Uniti dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale Chinetti divenne cittadino americano all'inizio del 1950 e divenne l'importatore nordamericano della Ferrari.
Il rapporto di Chinetti con Enzo - nato quando entrambi correvano per Alfa Romeo - gli consentì un collegamento diretto con i vertici della fabbrica tanto che al di fuori della Scuderia, nessun team più della NART è più sinonimo di successo nelle corse della Ferrari.
La 250 LM in versione base montava un motore V12 di 3,3 litri alimentato da sei carburatori Weber 38/40 DCN e montato in posizione centrale posteriore. Il pilota aveva a disposizione una potenza di 320 Cv a 7.500 giri e la possibilità di spingersi fino a 287 km/h di velocità massima.
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