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G.D.C. 12 gennaio 2025
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Alla vigilia degli Australian Open arriva un nuovo attacco via social di Nick Kyrgios nei confronti di Jannik Sinner per il processo sul caso Clostebol all’indomani dell’annuncio del Tas di Losanna che ha fissato l’udienza per il prossimo 16-17 aprile. prima, nella conferenza stampa fatta alla vigilia degli Australian Open, rispondendo ad una domanda sul doping nel tennis, aveva precisato: «Non voglio parlare troppo di questa cosa. Penso che ne abbiamo parlato tutti. Credo che sia l’unica cosa relativa al tennis di cui si è parlato negli ultimi sei mesi. Ma io sono stato controllato quattro volte negli ultimi due mesi. Mi hanno fatto un test a casa mia tre giorni fa. Per me non è mai stato un problema in tutta la carriera. Sono nel circuito da più di 10 anni. Io non sono preoccupato perché so di essere davvero al corrente di ciò che accade nel mio team. Sono molto sicuro di me stesso sul fatto che non metterò accidentalmente nulla nel mio corpo».
Ma dopo la conferenza il tennista australiano ha rincarato la dose sui sui social. «Perché avviene a porte chiuse? - ha twittato Kyrgios su X in un commento di risposta proproprio sulla notizia che l’udienza di Jannik Sinner al Tas sarà chiusa al pubblico - Se non hai fatto niente di sbagliato, allora che ci sia trasparenza». Nella nota di ieri però il tribunale svizzero ha precisato che nessuna delle parti ha richiesto un’udienza pubblica e pertanto il processo si svolgerà a porte chiuse. Infine, sempre in conferenza stampa, Kyrgios ha inoltre commentato la notizia lanciata da Djokovic su un suo avvelenamento prima degli Australian Open: «Non ho ancora parlato con Dusan sulla sua disavventura del 2022 e non lo sapevo nemmeno. Lo abbiamo trattato come una me..., questo è sicuro. Non avremmo dovuto farlo», ha infine concluso.