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A Torino la mostra dedicata ad Augusto Daolio, leader dei Nomadi: i suoi disegni, gli schizzi e le fotografie allo Spazio Musa

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Trentadue anni dopo la sua scomparsa, Augusto Daolio, anima dei Nomadi, rivive a Torino con la mostra "Augusto Daolio: uno sguardo libero". Spazio Musa ospita, dall'11 aprile al 13 maggio, un'esposizione che va oltre la musica, svelando i talenti multiformi di un artista completo: pittore, scultore e poeta. Disegni, dipinti, schizzi, taccuini di viaggio, fotografie, manoscritti e video provenienti dagli archivi personali di Rosanna Fantuzzi, compagna di Daolio, raccontano l'uomo e l'artista.

La mostra si sviluppa su nove grandi pagine aperte che corrispondono ad altrettante tracce – nella loro doppia accezione musicale e di percorso. Una narrazione aperta e interconnessa, in cui arte, società, ironia, viaggio, natura, relazioni, giovinezza, sogno, diversità e impegno sociale vengono esplorati attraverso le molteplici capacità artistiche di Augusto.

In particolare, la forza della sua voce appare oggi più che mai attuale se si pensa alle tante canzoni scritte e cantate insieme ai Nomadi e portatrici di messaggi pacifisti, di rifiuto di ogni forma di guerra, discriminazione o nazionalismo; o ai soggetti di tanti quadri e disegni che ritraggono una natura metamorfica che si fonde con l’elemento umano. Il visitatore potrà seguire liberamente le tracce tematiche, composte da una sessantina di dipinti, una quarantina manoscritti originali con abbozzi di canzoni e poesie, numerosi schizzi e pagine dai diari, fotografie, video e musica, attivando così le proprie associazioni mentali e interpretazioni.

Una mostra che nasce dalla forte suggestione creata dai diari di Augusto e che ritorna a essere cartacea in un catalogo-diario, in vendita a 22 euro presso lo Spazio Musa, arricchito dalle preziose testimonianze raccolte oggi da amici ancora profondamente legati alla sua figura, come Vincenzo Mollica, Marino Bortoletti, Luciano Ligabue e ovviamente Beppe Carletti, ma anche da pensieri e riflessioni appositamente confezionate da quattro giovanissimi ragazzi e ragazze chiamati a essere parte di questa operazione attraverso un laboratorio di scrittura.

Quello della durata della mostra sarà anche un mese con undici appuntamenti diffusi sulla città per incontrare un musicista iconico che ha dato vita a una delle più grandi community di fan della musica italiana. Gli introiti dell'iniziativa allo Spazio Musa saranno interamente devoluti all'Istituto di Candiolo per la Ricerca sul cancro.

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