ARTICLE AD BOX
Si è spento a 87 anni l'attore, primo afroamericano a vincere l'Oscar nella categoria miglior attore non protagonista
A scuola con Marilyn Monroe
Nativo di Brooklyn, New York, Gossett fece i suoi primi passi sul palcoscenico a 17 anni in una produzione scolastica. Proseguì la sua formazione scolastica alla New York University e grazie alla sua altezza (1,93 cm) ebbe la possibilità di far parte della squadra di basket ma preferì dedicarsi al teatro. Divenne amico di James Dean e studiò recitazione al fianco delle future icone di Hollywood come Marilyn Monroe, Martin Landau e Steve McQueen.
L'Oscar per "Ufficiale e gentiluomo"
Debuttò sul grande schermo nel 1961 con "Un grappolo di sole", nel ruolo dello sceriffo George Murshinson, ma fu un sergente a cambiargli la vita. In "Ufficiale e Gentiluomo" interpretò infatti il sergente Emil Foley, ruolo che gli valse l'Oscar nel 1983 come miglior attore non protagonista. Fu il primo afroamericano a impugnare l'ambita statuetta nella categoria miglior attore non protagonista e il terzo nella storia degli Academy. Prima di lui l'Oscar era infatti andato nel 1940 a Hattie McDaniel per "Via col Vento" (miglior attrice non protagonista) e Sidney Poitier (scomparso nel 2022) nel 1964 per "I gigli del campo" (miglior attore protagonista).
L'Emmy con la miniserie "Radici"
Negli Anni Settanta alternò la carriera cinematografica a quella televisiva e nel 1977 vinse un Emmy Award per la miniserie "Radici". Dopo tale riconoscimento decise di orientarsi verso interpretazioni da caratterista. Dopo essere finito in manette e fermato dalla polizia diverse volte per motivi razziali, Gossett diede vita alla Eracism Foundation, creata con lo scopo di promuovere un mondo in cui non esista il razzismo.