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La procura di Ivrea sta indagando per quanto accaduto al pronto soccorso dell'ospedale di Ciriè la notte dello scorso 6 febbraio 2024 quando un 28enne italiano, completamente ubriaco, diede in escandescenze malmenando medici e infermieri. Intervennero i carabinieri della compagnia di Venaria Reale e il ragazzo fu denunciato per lesioni e interruzione di pubblico servizio.
Nei giorni scorsi, a fine aprile 2024, il giovane ha però presentato una querela nei confronti di tutto il personale sanitario presente quella notte per lesioni e sequestro di persona. Tramite l'avvocato Andrea Giovetti, infatti, sostiene di essere stato sedato contro la propria volontà e questo violerebbe il principio dell'autodeterminazione terapeutica. Secondo il legale, medici e infermieri avrebbero dovuto contenerlo e consegnarlo ai carabinieri, ma non sedarlo.
L'Asl To4, di cui l'ospedale di Ciriè fa parte, commenta con una nota: "L'azienda condanna con fermezza tutti gli atti di violenza nei confronti degli operatori, ai quali va la massima vicinanza e solidarietà, e si è già attivata in merito attraverso specifici protocolli di intervento e formativi". Quindi, in sostanza, nega che vi sia stato qualsiasi tipo di abuso da parte del proprio personale.
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