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Alfredo De Marco, bimbo gravemente malato: raccolta fondi da un milione per le cure, ma gli ospedali negano tutto

1 settimana fa 14
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Alfredo De Marco ha 3 anni e mezzo, vive a Siderno (Reggio Calabria) ed è affetto da epatoblastoma, una forma molto aggressiva di tumore al fegato, con metastasi ai polmoni. Dopo gli ultimi controlli i medici gli hanno dato pochi mesi di vita, così i genitori hanno avviato un'importante raccolta fondi per accedere a delle cure sperimentali in Francia, forse l'ultima speranza per salvare il piccolo. La cifra richiesta? Un milione di euro.

Alfredo De Marco, la raccolta fondi a un milione di euro

La sua storia è diventata virale sui social, anche grazie alla condivisione di alcuni influncer molto seguiti, e nel giro di pochi giorni sono stati raccolti oltre 770mila euro.

Tuttavia, considerando l'ingente somma di denaro richiesta (e in parte già raccolta), in molti hanno cominciato a chiedersi se queste cure in Francia abbiano effettivamente un costo così elevato. E la risposta è stata quella che nessuno avrebbe voluto sentire.

La risposta degli ospedali

Charlotte Matteini, giornalista e debunker molto attiva sui social, ha contattato i due ospedali indicati dalla famiglia di Alfredo De Marco - il Gustave Roussy a Villejuif (Parigi) e l'Inserm a Bordeaux - per chiedere se sono realmente in contatto con i genitori del bambino e se questa cura sperimentale costa davvero un milione di euro. L'ospedale parigino ha risposto di non conoscere la famiglia, mentre quello di Bordeaux ha spiegato che la presunta cura è ancora in fase embrionale, non ancora disponibile per gli umani, in quanto non sono stati ancora eseguiti nemmeno i test sugli animali. Insomma, niente sembrerebbe giustificare la richiesta di un milione di euro.

@chamatteini Fate attenzione, per favore #giornalismo #imparacontiktok #italia #news #cronaca ♬ suono originale - Charlotte Matteini

I dubbi

La vicenda è delicata. Perché di mezzo c'è la salute di un bambino, che da oltre un anno combatte con una forma grave di tumore. Dall'altra parte, però, c'è il tema delle raccolte fondi online, che in numerosi casi - dimostrati - si sono rivelate efficaci strumenti per raccimolare denaro in maniera non propriamente limpida. Ci auguriamo che non sia questo il caso, ma dopo la risposta dei due ospedali francesi sarebbe opportuno che la famiglia di Alfredo faccia chiarezza. Per rispetto nei confronti di chi ci ha messo la faccia e, soprattutto, di chi ha donato il proprio denaro.

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