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Allegri-Juve, addio al veleno: esonero in arrivo per l'allenatore bianconero dopo il caos della Coppa Italia

5 mesi fa 5
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Il veleno nella coda della finale di Coppa Italia diventa la personalissima resa dei conti di Max, contro tutto e tutti, un cocktail letale di nervosismo di campo e rancori covati per mesi che deflagra senza filtro nella notte di Roma, squassando la Juve. E obbligando la dirigenza a valutare - anche legalmente - la possibilità di anticipare i tempi di un esonero previsto a fine stagione: le prossime 24 ore rischiano di essere quelle decisive e l’ultima parola sulla questione che spetterà a John Elkann. Balla ancora un anno di contratto a 7,5 milioni netti più bonus e Allegri non ha intenzione di fare sconti, una ventina di milioni lordi che la Juventus potrebbe risparmiare in caso di licenziamento per giusta causa, ma l’escalation di rabbia che ha messo in imbarazzo la società bianconera all’Olimpico ha definitivamente segnato il destino di Max in bianconero.

LA SITUAZIONE

Prima il cartellino rosso sanzionato con due giornate di squalifica e 5 mila euro di multa per «atteggiamento aggressivo e di plateale e polemico dissenso nel contestare una decisione arbitrale», accompagnato da uno spogliarello fuori luogo, con giacca, cravatta e qualche bottone della camicia volate via nella foga. Nel mirino rispettivamente Mariani, Maresca e Rocchi. L’ira si trasforma in vendetta nei festeggiamenti di fine gara e non risparmia nemmeno Cristiano Giuntoli. Allegri prova a scacciarlo a distanza con gesti piuttosto eloquenti, rivendicando una vittoria unicamente sua e confermando i rapporti tesissimi dal primo giorno. «Che nessun dirigente s’azzardi a venire alla premiazione» lo sfogo pubblico nel tunnel degli spogliatoi di Max che ultimamente si è sentito solo e mai spalleggiato dalla società. Anche sul mercato, con gli innesti di Alcaraz a Djalò a gennaio nonostante la richiesta espressa di due innesti di alto livello, per provare a tenere il passo dell’Inter anche nel girone di ritorno. Fino a qui dinamiche di campo o poco più. Poi però Max trascende, esagera volutamente, quasi a voler tirare la corda per vedere se si spezzerà prima che decida di farlo la dirigenza. E nel post partita perde la testa prima sfogandosi con una procuratrice federale, e scalciando le luci di un set di fronte all’ingresso degli spogliatoi. Con tanto di scuse della Juventus ed eventuale rimborso danni. Poi l’ultimo atto, il più grave: un faccia a faccia infuocato in mixed zone con il direttore di Tuttosport Guido Vaciago, con tanto di insulti e minacce reiterate, secondo la ricostruzione del giornalista, mentre il legale di Allegri minimizza: «Il mio assistito nega integralmente questa ricostruzione precisando di avuto un acceso alterco verbale, dovuto alla concitazione del momento, nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce. Nessuno spintone e nessuna minaccia».

STRAPPO DEFINITIVO

Uno strappo ulteriore con la società visto che la nota ufficiale non era stata concordata o approvata, intanto la Procura della Figc ha aperto un procedimento per la vicenda; previste audizioni di entrambi i protagonisti e dei testimoni presenti, saranno inoltre acquisiti filmati per ricostruire i fatti. La quiete torna soltanto a fine serata, mentre dalla mattinata di ieri si rincorrono voci - non confermate - di esonero immediato. Ma il clima è tesissimo, anche all’interno della sede della Continassa, con i legali bianconeri al lavoro per valutare i margini di un licenziamento per giusta causa. La squadra intanto fa ritorno a Torino all’ora di pranzo e oggi scenderà in campo per l’allenamento delle 11.30, agli ordini di Max, a meno di ribaltoni mattutini. Ormai infatti non ci sono più possibilità di ricucire uno strappo diventato frattura insanabile, l’esonero è solo una questione di tempo, ore o al massimo giorni. Il futuro è sempre più Thiago Motta, che potrebbe accettare il contratto biennale con opzione per il terzo anno a poco meno di 4 milioni a stagione, mentre il presente porta a Paolo Montero attuale tecnico dell’Under 19 pronto a subentrare in panchina al posto di Max da traghettatore fino a fine campionato. E Allegri? Saluta con un trofeo che ha il suo marchio di fabbrica: corto muso, fase difensiva eccellente e possesso palla agli avversari, ritiene di aver centrato i due obiettivi stagionali e ha trascorso la giornata di ieri tra Continassa e casa sua nel pieno centro di Torino, al telefono con il suo entourage e in attesa di comunicazioni ufficiali dalla Juventus.

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