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"Le parole di elogio del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, per il nuovo codice della strada e per la gestione del problema delle Città 30 da parte del Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ci lasciano attoniti e ci portano a dire con fermezza che il Sindaco non ci rappresenta". Parole dure e forti che sono l'incipit di un documento firmato da sedici associazioni ambientaliste piemontesi. Una risposta a quanto dichiarato durante la presentazione del Salone dell'Auto che si è tenuta a Torino.
"Non rappresenta noi e nemmeno le famiglie delle centinaia di morti e delle migliaia di feriti per collisioni stradali, così come le famiglie delle migliaia di morti a causa dell’inquinamento atmosferico causato dal traffico che anche questa Amministrazione comunale non prova nemmeno lontanamente a ridurre", continua il documento, "Troviamo avvilente che il ruolo di Torino, quarta città italiana, e del suo Sindaco sia ridotto a quello di chi cerca di ingraziarsi il potente Ministro di turno per portare un po’ di fondi verso i propri progetti, quasi che questi siano un favore da elargire e non un diritto dei propri cittadini e delle proprie cittadine".
"Ci chiediamo che cosa pensi della posizione del Sindaco la maggioranza del Consiglio Comunale di Torino, che insieme a quelli di Bologna, Milano e Roma ha votato a fine marzo un ordine del giorno contrario alle modifiche al Codice della Strada volute dal Ministro Salvini, mentre in decine e decine di città migliaia di persone scendevano in strada per chiedere Basta morti in strada e città più sane e vivibili, anche con le testimonianze dei famigliari delle vittime", poi ancora, "Continuiamo a ribadire che le modifiche introdotte dal Ministro Salvini rappresentano una perpetuazione di quel “Codice della Strage” che è stato, è, e sarà purtroppo ancora di più fonte di sofferenza e di ingiustizia sociale, ed uno dei tanti strumenti che allontanano l’Italia dal novero dei Paesi avanzati e civili".
"Infine, affermare ancora nel 2024 di voler investire denaro pubblico per mantenere il futuro di Torino fortemente legato alla produzione e alla vendita di automobili anche nei decenni a venire è del tutto irresponsabile e fuori tempo storico, oltre che in palese contraddizione con gli obiettivi di neutralità climatica verso cui queste stesse istituzioni politiche si sono impegnate".
A firmare il documento: Comitato Torino Respira, Ecoborgo Campidoglio, Extinction Rebellion, Fiab Chieri Muoviti Chieri!, Fiab Monferrato, FIAB Torino Bici e Dintorni, FIAB Torino Bike Pride, FIAB Torino Pedaliamo Insieme, FIAB Tortona, Fridays For Future Torino, Future Parade Torino, Legambiente greenTO, Legambiente Metropolitano Torino e area metropolitana, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Pro Natura Torino e Toroller Collective.
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