Ancora tensioni nel carcere delle Vallette a Torino: detenuto incendia una maglia, poi manda quattro agenti all'ospedale

All'ora di pranzo di ieri, lunedì 20 maggio 2024, un detenuto italiano nel carcere delle Vallette a Torino, al termine di una telefonata, ha dapprima appiccato il fuoco a una maglia poiché pretendeva di effettuare un'ulteriore telefonata e poi, quando questa è stata spenta, l'ha legata alle inferriate della cella del bagno simulando di volersi impiccare. Quando gli agenti di polizia penitenziaria sono intervenuti, lui li ha aggrediti con calci, pugni e sputi. Quattro poliziotti penitenziari sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria e sono stati dimessi tre con sette giorni di prognosi e uno con un solo giorno.

"A Torino - dice Leo Beneduci, segretario generale dell'Osapp, sindacato di polizia penitenziaria che ha diffuso la notizia - si tratta della 21esima aggressione e di 28 agenti feriti nell’anno 2024. Oramai gli istituti sono del tutto fuori controllo. Torino, in particolare, dove gli agenti sono totalmente abbandonati a loro stessi tanto che ancora oggi non è stato predisposto il piano ferie. Mai visto tanto abbandono. Lo dimostra il fatto che i detenuti si sentono ormai liberi di fare ciò che vogliono, in un clima di anarchia e assenza di regole. Questi eventi dimostrano in tutta evidenza la totale assenza di ordine e di sicurezza all’interno degli istituti nella totale assenza dei vertici dell'amministrazione penitenziaria. Il personale di polizia penitenziaria è completamente abbandonato a se stesso e senza direttive. È necessario che le istituzioni al massimo livello agiscano concretamente e con urgenza, il sistema penitenziario italiano è totalmente alla sfascio".

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