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A neanche un mese dall’insediamento, Donald Trump scuote il destino della guerra in Ucraina e del mondo.
Dopo un silenzio durato anni per i contatti tra USA e Russia, il 47esimo presidente degli Stati Uniti ha richiamato Vladimir Putin.
I due hanno parlato di vari temi puramente commerciali, ma soprattutto hanno discusso di una veloce fine del conflitto tra Russia e Ucraina.
“Vogliamo fermare le morti che si stanno verificando nella guerra tra Russia e Ucraina”, scrive il tycoon su Truth. “Il Presidente Putin ha persino usato il motto della mia campagna elettorale, molto forte, ‘BUONSENSO’”.
I due leader potrebbero presto incontrarsi di persona, forse proprio a Mosca. Altri ipotizzano in Arabia Saudita.
Trump ha poi chiamato Zelensky, che ha ribadito la disponibilità a nuovi incontri.
Ma il presidente USA ha espresso una forte posizione: “Una adesione dell’Ucraina alla Nato non sarebbe realistica”.
La posizione diventa ufficiale nel momento in cui lo stesso segretario della Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, la esprime durante una riunione del Gruppo di contatto sull’Ucraina della NATO.
“Gli Stati Uniti non credono che l’adesione dell’Ucraina alla NATO sia un risultato realistico di una soluzione negoziata.
Vogliamo, come voi, un’Ucraina sovrana e prospera. Ma dobbiamo iniziare a riconoscere che il ritorno ai confini dell’Ucraina prima del 2014 è un obiettivo irrealistico“.
Nonostante ciò, il segretario ribadisce l’importanza di sostenere una spesa militare congrua alla “difesa tramite la forza”. Per sostenere la deterrenza, Hegseth ribadisce l’obiettivo dichiarato di Trump di far alzare la spesa militare dal 2% al 5% per tutti i Paesi membri.
Guarda qui l’intervento.