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Apre il Museo del Cioccolato e della Gianduja di Torino con macchinari storici dell'800

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Si chiama Choco-Story ed è un marchio già presente in diverse città e nazioni europee: Belgio, Francia, Repubblica Ceca, Libano ma anche il Messico. Un brand internazionale che lega a doppio filo una serie di capitali connesse da un minimo comun denominatore, la passione e la storia nel mondo del cioccolato. E mai come in questo momento sembra alto l’interesse per il cioccolato e per le sue diverse declinazioni: tra manifestazioni storiche, come quella di Perugia, la creazione della prima alternativa senza cacao al cioccolato totalmente made in Italy, infine l’apertura di un super museo del cioccolato in Arabia Saudita, progettato dal designer italiano Antonio Pio Saracino.

Il museo del cioccolato arriva a Torino

In questa direzione non poteva che essere Torino la città italiana destinata ad ospitare la sede italiana di un museo del cioccolato dal respiro internazionale. La notizia è stata anticipata durante la manifestazione CioccolaTò a Torino nel 2023, quando Paolo Chiavarino, come riportato da TorinoToday, assessore al Commercio della Città, aveva detto: “Da segnalare che proprio a Torino sorgerà prossimamente un vero e proprio Museo del Cioccolato, il primo in Italia". Poi quel giorno è arrivato, alle porte dell'estate. Il 26 giugno ha inaugurato ufficialmente Choco Story Torino. In realtà nel nostro paese sono già presenti case e musei del cioccolato, per citarne solo alcuni il Museo del Cioccolato di Norma in provincia di Latina, quello di Modica, oppure la casa del cioccolato e museo storico della Perugina. Era davvero strano che una città legata al cioccolato come Torino non ci avesse mai pensato. 

Una foto di Choco-Story a Parigi

Choco-Story e Pfatisch: alleanza per il cioccolato

Il nuovo Choco-Story sorge all’interno di alcuni dei locali della Pfatisch, pasticceria e cioccolateria torinese le cui origini risalgono al 1915. Oggi l’attività è gestita da Francesco Ciocatto e Stefanella Bergiotti che l'hanno rilevata nel 2020 e hanno stretto un accordo con Eddy Van Belle, imprenditore e collezionista belga di Choco-Story. Nella sede storica di Via Paolo Sacchi 38, dove attualmente si trova il negozio, erano già stoccati macchinari d’epoca per la lavorazione del cioccolato, datati tra le fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e ancora funzionanti, sebbene ormai in disuso che si trovavano nei laboratori sotterranei dell'azienda. Si tratta di macchine che richiedevano l’impiego di circa 40 addetti e che coprivano tutte le fasi della lavorazione del cioccolato. Tornano oggi a far parte del percorso museale.  

Pfatisch dal 1915

L'apertura del nuovo Choco Story a Torino

Il nuovo museo appena inaugurato avrà l'ambizione di essere pensato per adulti e bambini, di essere interattivo e internazionale. Le audioguide saranno disponibili infatti non solo in italiano ma anche in Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco.  Il percorso proposto è pensato per esplorare le origini della coltivazione del cacao, le prime ricette dei Maya e degli Aztechi, l'importazione in Europa e la nascita della grande tradizione artigianale a Torino e in Piemonte. Sarà infatti un museo del cioccolato ma anche della gianduja.  Oltre 700 oggetti della collezione testimoniano la storia del cioccolato: molinillos, metate, strumenti per la lavorazione dello zucchero, tazze e cioccolatiere, confezioni delle grandi cioccolaterie piemontesi.

Oggetti in mostra all'interno del Museo ph. Federico Gorgoglione

Dalla coltivazione del cacao alla storia del gianduiotto torinese

Si parte dalla sala dedicata alla scoperta e ai primi sviluppi della coltura del Cacao, passando dai Maya agli esploratori che portarono il prezioso ingrediente in Europa. Non poteva mancare il racconto del legame tra Torino e il cioccolato: una sala rievoca i fasti delle regge dove i Savoia ebbero per primi il privilegio di gustare un alimento esotico e misterioso in forma di bevanda. Così si parla anche dell’invenzione del Gianduiotto, il primo cioccolatino incartato al mondo, a cui è dedicata un’intera sala, arricchita da un macchinario di fine ‘800 per la sgusciatura delle nocciole del Piemonte e da un costume originale di Gianduja, simbolo del Carnevale Torinese, e concesso dalla Famija Turineisa.

Annusare le diverse essenze del cioccolato ph. Federico Gorgoglione

Quanto si paga per entrare nel nuovo museo 

Inoltre, lungo il percorso del museo sono presenti anche quattro video ad ambientazione storica con la regia di Alessandro Rota. Attraverso vere e proprie ricostruzioni cinematografiche si ripercorre la storia del cioccolato in Europa a partire dal XVII Secolo fino ad arrivare al 1915, anno della nascita della storica pasticceria Pfatisch e in cui fa la sua anche una vettura dell’Associazione Torinese Tram Storici. Sarà possibile anche ammirare gli artigiani al lavoro e assaggiare alcune loro creazioni. Il biglietto di ingresso per gli adulti costa 12€, i bambini fino ai 3 anni non pagano.

Il nuovo museo del cioccolato di Torino ph. Federico Gorgoglione

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